Cade il muro tra metro e Tav, ora il restyling

Il collegamento tra le due opere pronto in primavera In arrivo l’autonoleggio e i cantieri in via Sostegno
  • L'area tra il sottopasso Tav e la stazione metro dove ci saranno i lavori
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Il muro che divideva il nuovo sottopasso Tav e la stazione della metropolitana è caduto una decina di giorni fa. Ieri è toccato al diaframma lungo la rampa di scale del metrò, così da aprire una grande finestra verso il sottopasso. Ora ci vorranno ancora parecchi mesi di cantieri prima di ultimare l’opera. Ma il collegamento tra le due infrastrutture è stato creato.

«Un risultato non scontato» spiega il sindaco Emilio Del Bono. Distanti poche decine di metri, binari ferroviari e convogli della metro rischiavano di non dialogare. In sostanza chi scende dal treno imbocca il nuovo sottopasso Tav, per prendere la metropolitana avrebbe dovuto continuare a risalire al binario 1 e ridiscendere le scale del metrò. Come avviene ora. L’idea di collegare in profondità metro e Tav c’era da tempo, ma la concretizzazione sembrava remota.

«Non c’erano le risorse e il progetto era in dubbio - ricorda Del Bono -. Abbiamo lavorato con il Governo e ottenuto i finanziamenti». La regia dell’operazione è stata in mano a Brescia Infrastrutture che ha pressato gli uffici romani fino al 1° maggio 2016, quando il Cipe ha stanziato 6 milioni per la metro di Brescia. Tra questi soldi, anche i 2,6 milioni per collegare metro e binari ferroviari. L’appalto è stato vinto dalla FL Costruzioni con uno sconto del 32,6%, portando il conto attorno a 1,8 milioni. «I cantieri - ricorda il presidente di Brescia Infrastrutture Fabio Lavini - sono partiti a giugno».

Cantiere complesso e delicato, schiacciato tra le due stazioni. Per rafforzare il fronte sud si è potuto lavorare solo un paio d’ore di notte, quando le Ferrovie hanno allentato la tensione sui binari. Risultato: si è accumulato un po’ di ritardo, ma la speranza è che per la primavera sia tutto pronto.

Il collegamento prevede che dal tunnel Tav scendano due rampe di scale fino al mezzanino alto della metro, così da colmare i 5 metri di divario di profondità. Si potrà usare anche l’ascensore di Rfi già presente al binario 1. Dal mezzanino alto sarà poi realizzato un lungo corridoio in modo che passeggini e carrozzelle possano raggiungere l’ascensore del metrò e raggiungere i binari. L’opera, ricorda Del Bono, fa parte di una strategia complessiva per rilanciare il trasporto pubblico: basti dire del treno metropolitano che si sta studiando fino a Castegnato, sfruttando la Brescia-Iseo-Edolo. Stazione. In questo quadro rientra anche il restyling del nodo stazione.

 

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