Caccia: denunciati 139 bracconieri, sequestrati 3mila uccelli
È di 139 bracconieri denunciati, un arresto per detenzione di arma clandestina e 3336 uccelli sequestrati (di cui 884 in vita e 2452 morti,) il risultato dell'operazione Pettirosso dei Carabinieri Forestali fra Lombardia e Veneto per proteggere gli animali nel periodi della migrazione. La maggior parte dei sequestri è avvenuta nella provincia di Brescia.
Sempre nel Bresciano l'arresto per detenzione di arma clandestina, costruita artigianalmente. A trovarla Africa, cane appositamente addestrato. Oltre all'arma sono state anche sequestrate 800 cartucce e il materiale necessario ad assemblare armi clandestine. Tanti i controlli anche nei ristoranti. In due sono stati rinvenuti circa 300 esemplari congelati o che venivano cucinati senza i requisiti idonei a stabilirne la rintracciabilità.
Nel Mantovano i militari hanno trovato due cacciatori, padre e figlio, che usavano richiami acustici illegali per abbattere animali di specie protette. Nel congelatore di casa avevano 500 esemplari già spennati, delle allodole vive ma con anello identificativo contraffatto e 2380 munizioni.
I denunciati sono accusati a vario titolo di furto aggravato di fauna selvatica in quanto bene indisponibile dello Stato, ricettazione, contraffazione di pubblici sigilli, uso abusivo di sigilli destinati a pubblica autenticazione, maltrattamento e uccisione di animali, detenzione non consentita di specie protette e particolarmente protette, uccellagione, esercizio della caccia con mezzi vietati, porto abusivo di armi. Tra gli strumenti illegali utilizzati dai bracconieri sono stati trovati richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, le reti da uccellagione, le gabbie-trappola o, nei casi peggiori, archetti e trappole metalliche in grado di imprimere gravi sofferenze alla fauna lasciata viva e agonizzante per ore.
L'operazione è stata coordinata dal Reparto Operativo - Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) del Raggruppamento Carabinieri Cites l'operazione ha coinvolto i Gruppi Carabinieri Forestali di Brescia, Bergamo e Mantova con l'aiuto anche di una unità cinofila.
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