Bus gratis agli studenti? Arriva il «no» della Giunta
Studenti su bus e metro senza pagare l’abbonamento? «Brescia potrebbe essere la prima città in Italia ad attuare questa misura a favore degli studenti» dice l’opposizione, che in Consiglio lancia l’idea sulla scorta delle decisioni di Spagna e Germania, due Paesi che recentemente hanno concesso la gratuità (o quasi) dei mezzi pubblici.
Ma il Comune, per bocca dell’assessore Federico Manzoni, boccia subito la proposta, giudicata insostenibile: «È demagogica, servono più risorse e quindi un impegno di livelli istituzionali più alti. In assenza di questo si rischiano tagli al servizio». ,Senonché il trasporto pubblico, per il sindaco Emilio Del Bono «in Lombardia, diversamente da quanto avviene in Emilia Romagna, non è evidentemente considerato prioritario».
Manzoni ricorda anche che «dal 2013 non sono state più modificate le tariffe degli abbonamenti e dal 2014 non sono stati fatti più ritocchi ai prezzi dei biglietti».
Tutto ciò non basta per Gianpaolo Natali (Fratelli d’Italia), che parla di «autogol clamoroso» della Giunta: «I cittadini fanno sempre più fatica e noi abbiamo i soldi per dare loro una mano. L’abbonamento gratuito agli studenti è una misura che potrebbe essere introdotta anche solo in via sperimentale e temporanea, per l’anno scolastico 2022-2023»: in questo caso, secondo le stime del centrodestra, varrebbe 2 milioni e 200mila euro.
«Come dimostra l’assestamento di bilancio presentato dall’assessore Fabio Capra - rimarca Paolo Fontana (Forza Italia) - i conti ci consentirebbero di attuare questa proposta che va nel segno della sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale». Senza contare, aggiunge Davide Giori (Lega), che «pure gli universitari, i quali spesso usano mezzo privato, potrebbero optare per i mezzi pubblici. Spiace constatare che si preferisce invece spendere soldi per asfaltature, fioriere o portali ztl».
Marco Pozzi (Pd) però non ci sta e difende l’operato dell’Amministrazione: «Il Comune sostiene gli investimenti e quindi il lavoro, limitando gli impatti sociali. Quanto alle fonti di finanziamento al trasporto pubblico, in Europa sono statali (anche in Italia, dove i fondi vengono girati da Roma alle Regioni). Senza un intervento a livello più alto è assurdo pensare di concedere abbonamenti gratis. Considerando anche il quadro attuale in cui gli operatori del trasporto pubblico hanno lanciato l’allarme per il costo del carburante, dell’energia e per la diminuzione dei passeggeri».
Dello stesso avviso Donatella Albini (Sinistra a Brescia), secondo cui sarebbe opportuna «una raccomandazione, insieme ai sindaci di tutta la provincia, a Regione e Governo centrale affinché le risorse siano aumentate in modo tale che anche qui sia possibile fare le scelte di Spagna e Germania».
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