Bus e metrò, migliaia di multe che nessuno paga
Migliaia di multe che nessuno paga. È la situazione a Brescia Mobilità, l’azienda di trasporti controllata dalla Loggia, alle prese con il problema della doppia evasione: quella del biglietto, pari all'8% circa del totale, e quella della relativa sanzione.
Guardando ai dati degli ultimi tre anni, gli evasori beccati su autobus e metropolitana sono stati in costante aumento, mentre la percentuale di chi versa il dovuto resta inchiodata attorno al 30%.
Così, se nel 2011 su circa 18mila verbali ne risultavano pagati solo 5.800, l’anno successivo il rapporto era 7.700 pratiche chiuse contro oltre 22mila multe, cresciute in seguito all’avvio del servizio a Desenzano. Nel 2013, con l’entrata in servizio del metrò, c’è stato il boom: 32mila sanzioni. Con solo, però, 10mila e cinquecento paganti.
Il discorso migliora leggermente se si guarda agli incassi medi, pari al 44% grazie alle more previste per chi paga in ritardo.
La possibilità che gli evasori vengano recuperati è minima. Dopo il primo sollecito, se l’interessato non si fa vedere, la pratica viene inviata alle società di recupero crediti che lavorano per l’azienda. Ma, sempre l’anno scorso, risultano chiusi soltanto poche decine di casi. Questo perché i verificatori chiedono il documento d’identità, ma di fronte a un diniego non possono fare nulla. E via con nomi falsi, indirizzi inesistenti o residenze fittizie: non farsi trovare è facile e inseguire chi non paga alla lunga diventa troppo costoso. Per i controllori, alle prese con un periodo in cui le aggressioni sono all’ordine del giorno, sembra una duplice beffa.
Emanuele Galesi
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