Bus, è allarme: mancano 2,5 milioni, servizio a rischio

L'Agenzia bresciana del Tpl lancia l'allarme e chiede un incontro urgente all'assessore regionale Terzi
TPL, RISCHIO COLLASSO
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Nuovo allarme sul fronte del Tpl. Dopo il paventato stop alle corse dettato dalla carenza dei fondi che sarebbe potuto scattare da novembre, il sistema del trasporto pubblico locale del Bresciano rischia ancora una volta il collasso. E anche in questo caso sono le risorse economiche a non risultare sufficienti: servono almeno 2,5 milioni di euro, senza i quali, assicura Claudio Bragaglio, presidente dell’Agenzia del Tpl, «sarà impossibile assicurare il servizio di oggi».

Una circostanza questa che rischia di aggravare una situazione che appare già non proprio idilliaca. Lo denunciano quasi ogni giorno gli studenti, tra i principali e più assidui utenti, alle prese con mezzi sovraffollati e in ritardo. Le linee più critiche sono quelle dirette agli istituti scolastici di Orzinuovi (il Cossali), Chiari (l’Einaudi) e Palazzolo (il Marzoli-Falcone). 

I conti per il 2020 sono presto fatti secondo i i vertici dell'agenzia del Tpl bresciana che assieme ai colleghi delle altre province lombarde hanno chiesto un incontro urgente all'assessore regionale ai Traposti Claudia Maria Terzi: biglietti e abbonamenti coprono solo un terzo dei costi e sul fronte dei fondi pubblici il Broletto ha già reso noto che l'anno prossimo dimezzerà il contributo, riducendolo di 400mila euro.  

Approfondimenti sul tema sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, domenica 20 ottobre 2019, scaricabile anche in formato digitale

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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