Bruno Lorandi ai domiciliari per motivi di salute
Fuori dal carcere per il Covid. Non perché risultato positivo, ma per evitare che contragga il virus. E così il tribunale di Sorveglianza di Verona ha concesso gli arresti domiciliari a Bruno Lorandi, l’ex marmista di Nuvolera, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Clara Bugna. È l’ultimo capitolo di una storia giudiziaria iniziata nel 1986 con la morte del figlio Cristian, per la quale Lorandi venne accusato, arrestato, processato e assolto.
A 71 anni compiuti lo scorso 10 febbraio, si trova ora a casa della sorella Ornella a Mantova. È stato scarcerato alla luce di uno stato di salute compromesso dall’autunno scorso, da quando a fine ottobre era stato colto da un infarto dietro le sbarre nel carcere di Verona, dove stava scontando la condanna definitiva al fine pena mai. Dopo alcune settimane in ospedale, e un intervento chirurgico, Lorandi era tornato in cella.
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