Broletto nel caos: escluso Giraudini, eletto Sarnico

Consiglio provinciale, un riconteggio su cui incombe la prospettiva del ricorso al Tar al centro di una giornata di fuoco
BROLETTO, CAOS ELEZIONI
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Una vera e propria guerra dei voti. Un pomeriggio di fuoco tra le mura di Palazzo Broletto. E alla fine una decisione che ribalta la composizione del Consiglio provinciale a meno di 24 ore dalla chiusura delle urne per il suo rinnovo. E sullo sfondo la prospettiva di una ulteriore battaglia, questa davanti ai giudici del Tar di Brescia.

A chiamare in causa la giustizia amministrativa potrebbe essere Gianmaria Giraudini, sindaco di Villa Carcina fino a ieri sera tra i 16 eletti in consiglio, scalzato oggi da Giovanni Battista Sarnico, sindaco di Ospitaletto, primo dei non eletti fino a poche ore fa ma adesso rientrato tra gli ammessi all'aula maggiore di Palazzo Broletto. Entrambi in quota centrosinistra.

Un esito cui si è giunti dopo le contestazioni mosse da Sarnico, nonostante non vi fossero discrepanze tra verbale di scrutinio e listino delle schede. Ma tanto è bastato a convincere il segretario provinciale, Maria Concetta Giardina, a riaprire le buste sigillate. Unico testimone in quel momento proprio Sarnico. E nel riconteggio Giardina ha trovato una scheda elettorale finita a Giraudini ma che riportava il nome dello stesso Sarnico. Lo spostamento del voto ha quindi cambiato l’esito dell’elezione, permettendo a Sarnico di essere eletto a scapito proprio di Giraudini.

E mentre i rappresentanti di lista di centrodestra e sinistra contestano la versione, la decisione del Broletto è stata l'esclusione del primo cittadino trumplino in favore dell'elezione di Sarnico. Eppure il riconteggio, regolamento alla mano, può essere autorizzato solo dal Tar. Al quale ora sarebbe pronto a rivolgersi l'escluso Giraudini.

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