Brixia1, l'auto targata Unibs
Si chiama «Brixia1» in onore della sua città e correrà col numero 82, l’anno di fondazione dell’Università degli Studi di Brescia, dove è stata ideata, progettata e assemblata.
È stata presentata nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria la vettura monoposto realizzata dai circa quaranta studenti del team UniBs Motorsport, nell’ambito del progetto «iRac-ing» del Dipartimento d’Ingegneria Meccanica e Industriale. Un progetto iniziato quasi un anno fa, che si concluderà con la prima partecipazione bresciana alla competizione universitaria internazionale «Formula Sae Italy & Formula Electric Italy» a Varano de’ Melegari (Pr), da venerdì 29 agosto a lunedì 1 settembre.
Passione e creatività sono le caratteristiche che accomunano tutti i membri del team bresciano, composto da studenti magistrali e triennali di Ingegneria coordinati dal prof. Marco Gadola e dall’Ing. Stefano Uberti.
«Qualche anno fa la Formula Student non la volevo fare - confessa il prof. Gadola - ma era impossibile non notare l’entusiasmo degli studenti. Oggi posso affermare che questo progetto ha un valore, è qualcosa che coinvolge tutti gli aspetti che i futuri laureati dovranno affrontare, ed è molto richiesto dalle aziende».
Il progetto «iRac-ing», infatti, ha consentito ai partecipanti di mettere in pratica quanto appreso sui libri, di «sporcarsi le mani» e confrontarsi con il lavoro di squadra. «Il compito dell’università è preparare i giovani al futuro e noi siamo orgogliosi che Brescia sia al primo posto in Italia per il numero di neolaureati che trovano lavoro entro tre anni» afferma il Rettore Sergio Pecorelli, omaggiato dai suoi studenti con un casco da gara personalizzato. E rivolgendosi al prof. Gadola annuncia: «Entro il 31 luglio mi aspetto una lettera con i dettagli del progetto di Brixia2».
«Brixia1» è stata realizzata grazie alla collaborazione del Cus Brescia, al patrocinio all’Automobile Club Brescia e alla generosità di numerosi sponsor, per un importo totale di circa 50mila euro. «Sotto questo telo non c’è solo una macchina, c’è il sogno e l’impegno di tutti noi ragazzi» dichiara il team leader Matteo Romano, qualche istante prima che la vettura sia svelata al pubblico. Manca qualche componente, la definizione degli aspetti regolamentari e il set up. Poi, quando la macchina sarà ultimata, si procederà alla selezione definitiva dei quattro piloti e delle due riserve che gareggeranno all’autodromo Paletti con altre ottantaquattro università di ventisei nazionalità diverse.
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