Bresciasoccorso festeggia i 30 anni premiando 118 volontari

La festa si è tenuta a Villa Fenaroli di Rezzato, con la partecipazione del sindaco di Brescia, Emilio Del Bono
30 ANNI PER BRESCIA SOCCORSO
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Un vero «esercito di soccorritori» a servizio della comunità e in grado di dare seguito a una storia nata nel 1992 grazie a pochi pionieri. Bresciasoccorso ha spento le sue prime 30 candeline ieri, con una grande e sentita festa che si è tenuta nella Villa Fenaroli di Rezzato.

Dopo una sfilata dei mezzi in dotazione al sodalizio, sono saliti in cattedra i protagonisti assoluti del gruppo, ovvero quei volontari che sono stati premiati dalla presidente Ludovica Paolucci per i 3, 6, 10, 15 e 20 anni di servizio attivo. Ben 118 volontari premiati, numero importante e certamente significativo, che attesta la buona salute del sodalizio, che vanta 223 persone in organico e nove mezzi, per un totale di 320mila km percorsi e 12.278 servizi erogati solo lo scorso anno, di cui 7.401 di emergenza in convenzione con Areu nelle postazioni di via Rieti e viale Piave, in città.

Riconoscenza

«Nel 2023 Brescia e Bergamo saranno la Capitale della Cultura. Nel vostro caso dobbiamo parlare di cultura della cura - ha detto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono -. Durante gli anni della pandemia siete stati un vero punto di riferimento per i cittadini. Mi viene da dire che si è seminato bene».

Il seme ha i volti dei quattro visionari che hanno reso possibile la nascita e la crescita di una realtà in cui sono transitati oltre 2mila volontari in 30 anni, come ha giustamente sottolineato Paolucci.

Storia

Bresciasoccorso nacque nel 1992 da pochi, ma entusiasti volontari. Nel 1991 alcune persone attive in un’altra realtà decisero infatti di staccarsi e fondare un nuovo sodalizio.

Roberto Opizzi, Roberto Valzelli e Alfredo Aliprandi e poi Giacinto Gentilini, premiati tra l’altro ieri, costituirono un’associazione nuova con l’intenzione di mettere a frutto la competenza maturata e di evitare gli errori che avevano fatto fallire l’esperienza precedente. Uno dei volontari mise a disposizione un locale, un altro propose il nome Bresciasoccorso e un logo: una croce biancazzurra (i colori del vessillo cittadino) con al centro la Leonessa.

La prima sede fu lo storico stabile in via Fontane, dove, con due ambulanze e un’automobile, i primi 71 volontari offrirono servizio notte e giorno.

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