Bresciano scomparso: gli interrogativi sulle sorti di «Sandrì»

Per la Turchia, almeno ufficialmente, non ha mai lasciato il Paese il bresciano scomparso che si teme sequestrato. Gli interrogativi degli 007
MAI USCITO DALLA TURCHIA
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Per le autorità turche non ha mai lasciato per i canali ufficiali - da un porto, un aeroporto o un varco doganale - il Paese dei Dardanelli. Né tantomeno si trova ospite forzato nelle prigioni di Stato. Alessandro Sandrini in altre parole se ha lasciato la Turchia lo ha fatto o nascosto e contro il suo volere o per vie non previste.

E' quanto sin qui hanno potuto ricostruire gli 007 e il Ministero degli Esteri italiani che, da 10 mesi e nel più stretto riserbo, stanno indagando per capire cosa sia esattamente accaduto al 32enne di Folzano che aveva annunciato il suo rientro il 10 ottobre 2016 e che invece non è mai arrivato.

Contemporaneamente anche a Brescia l'attività degli inquirenti, coordinati dalla Procura, è sempre proseguita sotto traccia: le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura, i cui investigatori hanno ascoltato e riascoltato le due telefonate con cui il 32enne è riuscito a mettersi in contatto con la madre prima il 19 ottobre e quindi il 3 dicembre scorsi, da due numeri diversi e non riferibili ad una persona precisa.

Sullo sfondo restano gli interrogativi che rendono il mistero un vero rompicapo: perché scegliere di trascorrere una vacanza ad Adana, città turca tutt'altro che turistica, posta sul confine con la Siria e a meno di 200 km da Aleppo, città della Siria in cui infuriava la battaglia? Meta insolita che aggiunge più di un interrogativo agli inquirenti.

Una delle ipotesi in campo è che abbia scelto quella destinazione - lui che aveva lasciato Folzano solo per andare a Jesolo a ballare, come ricordano nel quartiere -, perché doveva portare qualcosa a qualcuno o ritirare qualcosa e che lì sia finito nelle mani di qualche gruppo di banditi locali.

Nelle sue telefonate ha chiesto aiuto e denaro ma risulta che da quando è partito il suo conto corrente non ha registrato uscite ma le regolari entrate delle somme mensili della cassa integrazione.

Quando è scomparso Alessandro era fidanzato con una donna di 11 anni più grande e che ora ha detto, agli inquirenti e anche alla famiglia, che di lui non vuole più sapere nulla. La donna ora si è rifatta una vita e chiede di mantenere l’anonimato. Sull’ex fidanzato ha precisato di sapere che faceva uso di stupefacenti ma che ha sempre avuto un lavoro regolare e pagato tutti i suoi conti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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