Bresciani (e senatori) bloccati a Linate
Odissea in aeroporto per molti bresciani che questa mattina dovevano decollare o atterrare allo scalo milanese di Linate, chiuso per un’ora e mezza, a causa di un’emergenza: intorno, alle 12, un Piper P46T proveniente da Stoccarda è atterrato senza carrello, facendo scattare tutte le procedure di sicurezza.
Una disavventura a lieto fine per i quattro passeggeri del piccolo aereo da turismo, tutti illesi. Un vero guaio per chi si trovava a bordo di uno dei 19 voli cancellati o dirottati (tra Malpensa e Orio al Serio). E i conti con la cancellazione ha dovuto farli la quindicina di bresciani in partenza con un volo Alitalia per Roma – dove li attendeva una coincidenza per Tel Aviv – prevista nell’ambito di un viaggio organizzato da Brevivet per la Terra Santa.
“Il comandante attorno alle 12 – racconta Paola Gregorio, collaboratrice del Giornale di Brescia che si trovava a bordo - ci ha avvertiti del fatto che c’era un imprevisto. Poi, poco dopo, ha spiegato che un atterraggio d’emergenza aveva imposto la chiusura dello scalo e che saremmo stati sbarcati. Nuovo check-in e nuovo volo per Roma, dove solo alle 21.45 è risultato disponibile un nuovo volo per Israele. Sul nostro stesso aereo volavano anche l’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani e il senatore di Scelta Civica Pietro Ichino, come noi dirottati su altri voli”.
Insomma, imbarco, sbarco, nuovo imbarco, una coincidenza persa e un ritardo di sette ore per il volo per Israele. In una giornata che ha avuto ripercussioni anche ai piani alti della politica nazionale: molti, infatti, come i due citati senatori bloccati a terra. Tra loro anche i bresciani Guido Galperti del Pd e Riccardo Conti di Forza Italia. Una situazione che a Palazzo Madama ha imposto addirittura la sospensione dei lavori che prevedevano la votazione sulla legge elettorale dell’Italicum.
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