Brescia terra di bici, ma si può fare di più

L’altro punto dolente è la convivenza fra ciclisti e pedoni: la ciclopedonale è un concetto superato
Una pista ciclabile - Foto d'archivio © www.giornaledibrescia.it
Una pista ciclabile - Foto d'archivio © www.giornaledibrescia.it
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La bicicletta come mezzo per godersi il tempo libero, come pratica agonistica attraverso il ciclismo o come mezzo di trasporto alternativo trovano nella nostra provincia una delle massime espressioni in Italia. I tesserati fra agonisti e cicloturisti fanno della nostra provincia una delle aree leader a livello nazionale e il nostro territorio ospita come è avvenuto in questi giorni tantissimi eventi sportivi di grande richiamo. Aggiungiamo che la rete di piste ciclabili realizzate negli ultimi vent’anni da Provincia e Comuni ha colmato un vuoto precedente e permette finalmente lo sviluppo di vero cicloturismo in grado di portare sviluppo e nuove iniziative, muovendo un indotto che neppure ci immaginiamo.

Ma c’è un punto debole sul quale occorre lavorare per considerare questo comparto una risorsa e la bici un vero mezzo di trasporto alternativo. Riguarda la sicurezza delle piste ciclabili.

Nonostante molte piste di nuova concezione siano ormai concepite in sede protetta, esistono purtroppo ancora tratti disegnati sui marciapiedi che sono potenzialmente più pericolosi di transito sulla strada. L’altro punto dolente è la convivenza fra ciclisti e pedoni: la ciclopedonale è un concetto superato, servono piste dedicate esclusivamente alle bici.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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