Brescia Pride, 8mila in corteo per le vie del centro città
Un fiume arcobaleno inonda Brescia: è il Pride, che anche quest'anno ha fatto sfilare per le vie del centro storico il corteo per la libertà e i diritti. Partiti da Piazza Vittoria poco dopo le 16, i manifestanti hanno attraversato via Antonio Gramsci e via Spalto San Marco per poi risalire verso via Musei e concludere la parata di nuovo in piazza Vittoria dove la manifestazione è proseguita con gli interventi delle associazioni promotrici.
Bandiere e cartelli
I partecipanti - 8mila secondo la Questura - sono scesi in strada con bandiere e striscioni, trucchi, calzini e collane di fiori color arcobaleno. E i cartelli: «I nostri corpi, nostre le vite, nostre le scelte», «La mia maestra mi ha insegnato che siamo tutti uguali» e tante altre scritte che rivendicano un'idea di società più aperta, inclusiva ed equa. Le persone seguono la parata cantando e ballando intorno ai sei carri che dalle casse pompano le canzoni di Raffaella Carrà e delle altre icone della musica entrate a far parte della cultura queer come Myss Keta e gli Acqua con «Barbie Girl», un pezzo quasi obbligatorio nell'anno del film femminista della regista Greta Gerwig dedicato alla bambola Mattel.
L'impegno
A differenza delle altre città in Italia e non solo, dove il Pride è stato organizzato come da tradizione durante il «Pride month» di giugno, quest'anno a Brescia la manifestazione si svolge a settembre: «Oggi è un momento di lotta, un momento per reclamare diritti per tutti e tutte e sentirsi libere - ribadisce Bianca, segretaria del Comitato Brescia Pride -. L'impegno però non si deve limitare al giorno del Pride ma deve esserci tutto l'anno».
Il tema
Il tema di quest'anno è «La cultura si fa insieme», un invito all’impegno collettivo per la costruzione comunitaria di una cultura libera da violenze, discriminazioni e oppressioni. Alla parata ha partecipato anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, che si è mischiata con la folla insieme all'onorevole Fabrizio Benzoni, e i sindaci di altri comuni bresciani: «Scendere in piazza oggi - commenta la prima cittadina di Brescia - è un modo per difendere i traguardi raggiunti in fatto di diritti. Ma è importante ricordare che rimangono tante altre sensibilità ancora da rivendicare».
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