Brescia-Parma al quinto posto tra le linee peggiori d’Italia

A compilare la black list è stata Legambiente: ieri ha presentato il rapporto Pendolaria, che prende in esame l’arco temporale 2010-2017
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La Brescia-Parma (al momento interrotta per le esondazioni) è da quinto posto in Italia. Peccato che la classifica sia quella delle peggiori linee ferroviarie. A compilare la black list è stata Legambiente: ieri ha presentato il rapporto Pendolaria, che prende in esame l’arco temporale 2010-2017.

A guidare la classifica c’è la Roma-Lido, seguita da Circumvesuviana, Reggio Calabria-Taranto e Verona-Rovigo. Poi, appunto, troviamo la Brescia-Parma: 92 chilometri percorsi a 46 km all’ora di media, tra disagi di varia natura.

Da notare che ora i convogli impiegano (o dovrebbero impiegare) un’ora e 50 minuti a percorrere l’intera tratta, mentre nel 2009 esistevano treni che ci mettevano venti minuti in meno. Se poi si considera che il materiale rotabile ha un’età media superiore ai 30 anni il quadro è completo.

L’esasperazione dei pendolari si è accentuata negli ultimi tre mesi, da quando è stato chiuso al traffico stradale il ponte tra Casalmaggiore e Parma riversando sul treno nuovi utenti: dai 3.800 viaggiatori al giorno nel 2016 si è passati ai 4.400 di quest’anno (dati Trenord).

Pendolaria ha anche evidenziato che in Lombardia l’età media dei treni (17 anni) è tra le peggiori. Nettamente meglio, con 8,9 anni, la provincia di Bolzano. Tuttavia la nostra regione nel periodo di riferimento non ha effettuato alcun taglio ai servizi, mentre è a metà classifica per aumenti tariffari: +30,3%.

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