«Brescia No Limits»: sfidare i propri limiti tra gli ostacoli
È stata nel 2009 l’antesignana delle cosiddette «obstacle course race» che si sono diffuse in tutto il Paese: è la «Brescia No Limits», una sfida contro i propri limiti attraverso gli ostacoli naturali che la città e il suo hinterland offrono.
Tredici chilometri da percorre, solo camminando o correndo per coloro che partecipano alla competitiva (già oltre 700 gli iscritti), 50 ostacoli da superare lungo le colline delle Prealpi, la Val Carobbio, sino al parco Ducos con attraversamento dei laghetti e San Polino con altre rogge.
Si parte questa domenica alle 10 dalla sede della società equestre Cavallerizza Bettoni di via Chiappa 15, diventata in questa ottava edizione della gara ospite della manifestazione che apre alle novità: sabato 19 si svolgerà, a partire dalle 10 la «Brescia over limits», dedicata agli atleti disabili, mentre nel pomeriggio alle 16 partiranno i bambini impegnati della «No Limits Kids», un chilometro ad ostacoli e, per chi lo desidererà, il battesimo della sella con gli istruttori della Cavallerizza Bettoni.
Le informazioni sulla gara e sulle modalità di partecipazione possono essere trovate sul sito ufficiale della gara all’indirizzo www.bsnolimits.com. «Una competizione sportiva faticosa certamente - ha spiegato Fabio Salvetti, runner ed organizzatore dell’’evento insieme all’associazione "Noi X Voi" - che intende unire abilità e resistenza fisica».
L’invito a partecipare, anche solo per fare il tifo e scoprire una parte di territorio sconosciuta ai più è giunto dal consigliere comunale con delega allo Sport, Fabrizio Benzoni. Sarà, comunque, una gara contro se stessi, superando ostacoli sia artificiali che naturali, da correre in totale autosufficienza, tra muri di legno, balle di paglia, ma anche scaloni nella vallata, ponti tibetani, passaggi su terreni infuocati.
In gara anche il campione parolimpico Andrea Devicenzi che correrà tra gli atleti normodotati nonostante sia amputato di una gamba. In questi giorni il noto atleta è stato ospite di molti istituti di Brescia e Sarezzo e venerdì 18 sarà alla facoltà di Scienze motorie per presentare «Progetto 22» che racconta la sua esperienza e insegna ai giovani, attraverso appunto 22 valori, a sviluppare le potenzialità inespresse.
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