Brescia nella morsa di «Apocalisse»: caldo record e da domani sarà peggio

Sfiorati i 40 gradi in molte zone del Bresciano: fino al weekend la temperatura continuerà a crescere
Una signora affronta il caldo record affacciata alla finestra - © www.giornaledibrescia.it
Una signora affronta il caldo record affacciata alla finestra - © www.giornaledibrescia.it
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Il fatto che abbiano scelto di chiamarla Apocalisse non lasciava sperare nulla di buono. Le premesse sono state ampiamente rispettate, anzi: siamo andati (stiamo andando) ben oltre. Nei giorni scorsi ci hanno detto che questa ondata di calore avrebbe raggiunto oggi il suo picco, così purtroppo non sarà; da domani (e almeno fino al weekend) l’anticiclone africano porterà infatti un ulteriore incremento del caldo su tutta Italia.

Non possiamo quindi far altro che rassegnarci, in attesa della pioggia, che per il momento è però soltanto un miraggio.

Previsioni

Come ha spiegato il nostro esperto Riccardo Paroni, finché l’alta pressione non mostrerà segni di cedimento, gli ombrelli rimarranno chiusi e il caldo anomalo proseguirà indisturbato. Impossibile fare previsioni su quando arriverà un po’ di pioggia rinfrescante. Vanno quindi derubricati a mero folklore sia quegli annunci che ipotizzano un agosto tempestoso sia quegli che, in senso opposto, non vedono acqua dal cielo addirittura fino a novembre. Intendiamoci, uno dei due potrebbe anche avere ragione, ma ora è impossibile dirlo.

Negli ultimi decenni la meteorologia ha certo fatto passi da gigante, ci ricorda ancora Paroni, ma rimangono dei limiti che non possono essere superati. Intanto non possiamo non constatare gli effetti dei cambiamenti climatici, perché se numerose proiezioni scientifiche indicavano il 2050 appunto come l’anno della rivoluzione climatica, con temperature fino a 40°C all’ombra anche sul Nord Europa, in particolare sulle Isole Britanniche, ebbene: con 28 anni di anticipo, dopo siccità, incendi, 45°C diffusi su mezza Europa, la profezia si è già avverata, il caldo nordafricano ha raggiunto anche la Terra d’Albione, l’Inghilterra, con valori termici eccezionali ed incredibili fino a 10/20 anni fa.

A Brescia

Le centraline di Arpa fotografano una provincia dove superare i 30 gradi è ormai tristemente la normalità, in città (nella zona dell’istituto Pastori) la colonnina ha toccato addirittura i 37 gradi.

E non si sta meglio neppure in montagna, del resto lo scioglimento dei ghiacciai è ormai drammatica quotidianità. A livello nazionale, per il caldo si aprono nuovi crepacci, anche sulla Marmolada, con la peggiore crisi dei ghiacciai degli ultimi anni.

E se il clima è già cambiato, anche il prossimo futuro non promette bene, secondo gli esperti «un autorevole modello meteorologico prevede per fine luglio un aumento della temperatura del Mediterraneo fino a 32°C, proprio in Italia, sul bacino del Tirreno meridionale: temperature folli dell’acqua che ci porterebbero verso un clima tropicale, la famosa tropicalizzazione prevista dagli scienziati».

Notti tropicali

Come segnala il Servizio meteorologico di Arpa Lombardia, durante questa settimana anche le temperature minime in pianura si innalzeranno di diversi gradi sopra le medie, mantenendosi quasi ovunque oltre i 20°C e facendo aumentare, di conseguenza, la serie delle notti tropicali, che in Lombardia nel suo totale ha già battuto ogni record storico climatico delle misure effettuate dal1901 ad oggi. Le condizioni meteo si manterranno quindi sostanzialmente favorevoli alla formazione e accumulo dell’ozono. L’ennesima pessima notizia.

Questo il commento dell’attivista climatica Greta Thunberg: «Questa non è la nuova normalità. La crisi climatica continuerà a intensificarsi e a peggiorare finché mettiamo la testa sotto la sabbia e diamo la priorità al profitto e all’avidità rispetto alle persone e al pianeta. Stiamo ancora camminando come sonnambuli verso il bordo del precipizio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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