Brescia, i Consigli di quartiere chiedono di essere «effettivi interlocutori nelle scelte»

Una ventina di realtà hanno inviato in Loggia proposte di modifica al loro regolamento
CDQ: PER UN NUOVO REGOLAMENTO
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Sono più di una ventina i Consigli di quartiere che hanno risposto alla richiesta dell’assessorato alla Partecipazione di inviare proposte di modifica al loro regolamento. Richiesta che era stata avanzata anche a tutte le forze politiche in Consiglio comunale cui hanno risposto con alcune loro idee il Pd, Azione e Al lavoro con Brescia.

Il termine fissato era quello del 16 ottobre, ma visti gli svariati compiti cui i Cdq devono far fronte nei prossimi mesi (relazione di fine anno, preparazione di iniziative natalizie, conclusione di progetti per l’anno della Cultura) l’assessore Muchetti ha dato loro qualche giorno in più per consentire a presidenti e consiglieri di elaborare le loro indicazioni.

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Alcuni Consigli si sono organizzati e le hanno presentate insieme, come nel caso della Zona Ovest con Fiumicello, Primo Maggio, Badia, Chiusure e Violino che hanno svolto un lavoro comune e redatto un unico documento con proposte approvate all’unanimità; altri invece hanno preferito stendere i loro progetti in autonomia.

Il territorio

Da una prima sommaria e parziale lettura emergono alcuni spunti: vi è ad esempio l’indicazione di rendere i Cdq «effettivi interlocutori nella gestione delle scelte amministrative del territorio di competenza», di stabilire più precise procedure di gestione del procedimento amministrativo, di migliorare il sistema di comunicazione tra Cdq e amministrazione, di un’agenda amministrativa più condivisa tra Cdq e Comune, ma è compresa anche la previsione di strumenti di democrazia deliberativa su interventi e opere strategiche, fino alla proposta - relativamente al bilancio partecipativo - di un finanziamento ad hoc per progetti di zona e non dei singoli Cdq.

Qualcuno suggerisce anche l’introduzione di procedimenti disciplinari per i membri del Consiglio che non operino con criterio e rispetto. Tutte le idee pervenute agli Uffici dovranno essere ora analizzate, per poi riuscire ad elaborarne una sintesi che possa essere portata in giunta e poi approvata in Consiglio comunale. Il tutto con l’obiettivo di arrivare ad eleggere i nuovi Consigli di quartiere il prossimo mese di marzo.

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