Brescia ha la sua University Press
Anche Brescia ha la sua University Press come «ogni città universitaria che si rispetti», secondo le parole del rettore Sergio Pecorelli: un marchio per i prodotti editoriali dell'Università degli Studi. Si chiama «Brixia University Press», ha un proprio logo ed è l'oggetto di un accordo tra due prestigiose realtà culturali della città: la Statale - che anche con questa intesa celebra i suoi trent'anni di attività - e l'Editrice La Scuola dall'esperienza ultracentenaria.
L'accordo è «per ora quadriennale» - ha precisato ancora Pecorelli - e l'eccellenza delle pubblicazioni sarà garantita da un comitato scientifico (formato dal presidente Pierfranco Spano e da Saverio Regasto, Maurizio Tira, Terenzio Maccabelli, Antonino Sommariva, Ilario Bertoletti, Fulvio De Giorgi e Marco Roncalli) e da un comitato tecnico (Pierfranco Spano, Paolo Panteghini, Carlo Agnini, Paolo Zirotti ed Emilia Strada, quest'ultima appena nominata direttore dell'Innovazione e Servizi Marketing dell'Editrice).
«La cultura ha bisogno di mezzi per espandersi, per essere comunicata, per arrivare non soltanto agli studenti ma a tutte le persone interessate a conoscere quel che si produce», ha spiegato Pecorelli chiarendo subito l'obiettivo del marchio «Brixia University Press». L'Università, ha continuato il rettore, deve innanzitutto lavorare sulla «conoscenza, sulla ricerca e sui risultati della ricerca, che vanno divulgati».
E, in seconda battuta, deve «tradurre» questo sapere per renderlo accessibile ai non addetti ai lavori. Da qui la decisione di rivolgersi a una realtà del territorio forte di una lunga tradizione e di un'altissima professionalità come l'Editrice La Scuola. Che offrirà una serie di servizi quali l'edizione, la stampa, la distribuzione, la promozione e l'editing di opere cartacee con eventuali integrazioni online.
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