Brescia e Bergamo preparano la «Ciclovia della cultura»

Firmato il Protocollo d’intesa tra i due Comuni e le Province: tracciato definito entro giugno
LA CICLABILE DELLA CULTURA
AA

Una ciclovia collegherà Brescia e Bergamo dal 2023, anno nel quale le due città più colpite dalla prima ondata di coronavirus saranno capitali della Cultura. L’obiettivo è stato messo nero su bianco in un protocollo d’impresa tra le due Province e i due Comuni capoluogo e punta a realizzare un collegamento ciclabile tra i due territori. In fondo il cicloturismo è in continua crescita e ha ormai numeri significativi, 77 milioni di presenze in Italia nel 2018, in base a uno studio di Legambiente: offrire la possibilità di spostarsi in tutta sicurezza tra le due città a bordo di una bicicletta è insomma un’occasione da sfruttare.

Così le due Province e i due Comuni hanno messo a punto un Protocollo d’intesa, siglato durante le vacanze natalizie, «per la progettazione di una ciclovia di collegamento» tra le due città in vista del 2023 «al fine di promuovere il rilancio socio-economico e cultura dell’area sovraprovinciale e l’incremento della fruzione del patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio». Un’idea nata dal sindaco Giorgio Gori (non a caso il Comune di Bergamo è l’ente capofila), sposata da Emilio Del Bono e poi allargata agli enti di area vasta guidati da Samuele Alghisi e Gianfranco Gafforelli.

La presentazione ufficiale avverrà nei prossimi giorni. Ora come ora non c’è ancora un progetto né una mappa del tracciato. Il primo obiettivo sarà proprio quello di realizzare uno studio di fattibilità entro il 30 giugno, verificando i tratti ciclabili già esistenti tra i due capoluoghi e studiando «potenziali nuovi percorsi ciclabili» di raccordo. Ma non è detto che si debba partire dall’esistente.

«La ciclovia - si legge nel protocollo - potrà essere progettata anche in autonomia rispetto alla viabilità ciclabile esistente, con l’obiettivo di individuare il percorso più aderente alle finalità di promozione condivise dagli enti».

In realtà è facile immaginare che la tratta bresciana ricalcherà in buona parte il bel tracciato della Brescia-Paratico, passando per la Franciacorta e lambendo il Sebino. Uno dei tracciati più belli della nostra provincia, dove andranno sistemati e riqualificati i tratti che ne hanno bisogno.

In fondo al 2023 mancano solo due anni e i tempi (oltre che i soldi) per realizzare un percorso ciclabile ex novo non ci sono. Lo studio di fattibilità sarà finanziato dai due Comuni che verseranno 37mila euro a testa. Ciascun ente ha poi individuato una task force tecnica che seguirà il progetto, con un referente per ciascun ente. Entro giugno si conosceranno tracciato e interventi necessari, quantificando anche il budget necessario per dar vita alla ciclovia. «La successive fasi di progettazione e realizzazione saranno concordate tra le parti coinvolgendo eventuali ulteriori soggetti e definite mediante successivi protocolli o intese». Alla fine, tra un paio d’anni, Brescia e Bergamo potrebbero quindi essere collegate da una ciclabile di oltre 50 chilometri

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia