Brescia e Bergamo 2023, bando da 3,5 milioni per i progetti
È di 3,5 milioni di euro la dotazione del bando che Fondazione Cariplo, con le Fondazioni delle Comunità Bresciana e Bergamasca, ha destinato a finanziare i progetti per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Lo hanno annunciato, a margine della presentazione a Milano del dossier, i presidenti delle tre Fondazioni Giovanni Fosti, Alberta Marniga e Osvaldo Ranica.
Il bando, già disponibile sul sito di Fondazione Cariplo a questo link (oltre che in allegato a questo articolo) e a breve anche su quelli delle fondazioni territoriali, rappresenta la dotazione a cui potranno attingere le realtà no profit per vedere finanziati (fino al 60% del costo) i progetti che rientreranno nel programma di Bergamo Brescia 2023. Nel giro di un paio di settimane, le Fondazioni metteranno a disposizione i formulari da compilare per la partecipazione. La scadenza è fissata al 5 maggio 2022, ed entro l'estate il Comitato di valutazione renderà noti i progetti selezionati. Dei 3,5 milioni di euro messi a disposizione, 2,1 sono stati appostati da Fondazione Cariplo e altri 700mila euro ciascuno dalle due Fondazioni di Comunità, attingendo ai fondi destinati agli Emblematici provinciali per il 2022 e parzialmente per il 2023, «perché il progetto della Capitale della Cultura è di per sé un progetto emblematico» ha sottolineato Marniga. Attraverso il bando potranno essere finanziati, fino al 60% del budget per una cifra non superiore ai 75mila euro, progetti con un costo complessivo di almeno 20mila euro.Le motivazioni
«Il bando rappresenta il nostro contributo all'avvio di un percorso di rilancio per una delle aree più colpite dalla pandemia - ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti -, consapevoli che la cultura sia uno degli strumenti di coesione e di rafforzamento dell'identità e dei valori dei territori». «Anche nel corso della pandemia la nostra Fondazione è stata uno dei punti di riferimento per il territorio, attraverso la raccolta fondi AiutiAmoBrescia avviata con Editoriale Bresciana - ha aggiunto Marniga -. Confidiamo che gran parte delle 500 realtà che hanno presentato alla Cabina di regia i loro progetti per la Capitale della Cultura, si rivolgeranno al nostro bando».
Confermando l'attenzione da sempre riservata dalle Fondazioni per le fasce deboli della popolazione e i territori marginali, tra i progetti presentati - che dovranno rientrare in uno dei quattro ambiti tematici in cui è articolata la Capitale della Cultura: Cultura come cura, Città natura, Città dei testori nascosti, Città che inventa. Saranno privilegiati quelli rivolti a chi ha minori possibilità di fruizione culturale, alle aree del territorio geograficamente più distanti dai capoluoghi, e a quelli che coinvolgeranno realtà delle due province. «L'obiettivo - ha aggiunto Ranica - è facilitare la creazione di reti, dar vita a qualcosa di nuovo che cammini nel tempo».
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