Brescia bombardata: rivive lo storico bunker
Il suono della sirena che avvisa dell’arrivo degli aerei e dell’inizio dei bombardamenti è solo registrato. È il suono autentico del più cruento raid alleato che Brescia subì durante la Seconda guerra mondiale, quello del 13 luglio 1944, che colpì il centro, la zona industriale e la stazione ferroviaria.
È possibile ascoltare la registrazione nel rifugio antiaereo dell’ex Breda, oggi Oto Melara, azienda di Finmeccanica che si occupa di produrre armamenti e che negli anni della guerra era uno degli obiettivi sensibili dei bombardamenti.
Sul finire degli anni Trenta le aziende armiere furono obbligate dal ministero della Guerra a costruire dei bunker antiaerei, in cui riparare gli operai in caso di attacchi. Il rifugio dell’ex Breda, lungo 70 metri e visibile da chi percorre via Lunga, è stato restaurato e consegnato alla memoria storica.
Il restauro del bunker è stato curato dall’associazione Museo della Melara onlus e dal Gruppo seniores dell’azienda: è dotato di panche originali collocate lungo tutto il perimetro, le stesse che poterono accogliere fino a trecento operai. Sono state recuperate anche le biciclette che servivano per purificare e cambiare l’aria all’interno. Per accedere al rifugio si passa dal salone museo della Oto Melara, in cui sono conservati reperti dell’epoca e fotografie storiche.
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