Brescia: bagno di folla per Exa 2013

A Brixia Expo 14mila persone tra appassionati e autorità per la 32esima rassegna delle armi.
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È la vetrina dell'eccellenza manifatturiera bresciana, oltre che la terza fiera del settore più importante d'Europa, e come tale non può andarsene da Brescia. Exa, la mostra internazionale delle armi sportive e da caccia giunta alla sua 32esima edizione, continua a crescere: sabato, nella sua prima giornata, ha fatto registrare una partenza «col botto», da 14mila presenze e gli spazi a disposizione degli espositori al Brixia Expo di via Caprera iniziano a scarseggiare.
Le autorità intervenute alla sua inaugurazione hanno però lanciato un messaggio chiaro e univoco. «Exa è specchio della brescianità e deve rimanere nella nostra città - ha detto il presidente della provincia Daniele Molgora -. Su questo ci batteremo anche dal punto di vista politico in maniera compatta». Non solo. «L'armiero bresciano è una realtà florida che merita un posto d'onore anche in Expo 2015» ha aggiunto Alberto Cavalli, neoassessore al Commercio, turismo e terziario della regione Lombardia, che ha elogiato la capacità degli imprenditori bresciani di costruire attorno alla passione per l'attività venatoria un sistema in grado di trainare lo sviluppo industriale lombardo.

Il comparto delle armi bresciane, infatti, oltre a godere del prestigio sportivo, visto che tutte le medaglie vinte nella scorsa Olimpiade sono state ottenute grazie a fucili e pistole fabbricate in Valtrompia, è anche il più competitivo al mondo. Molte aziende, compreso il Banco nazionale di prova, si stanno in questi ultimi mesi ampliando dal punto di vista strutturale e stanno assumendo nuovi dipendenti. Segnali positivi dopo un periodo di crisi, dal quale le aziende del settore armiero sono uscite a testa alta. «Grazie anzitutto al processo di internazionalizzazione intrapreso dai nostri operatori - ha sottolineato Francesco Bettoni, presidente della Camera di commercio, che detiene la proprietà del marchio Exa -. Accompagnati dal sistema camerale e delle associazioni di categoria, hanno infatti dimostrato che quando si lavora insieme e si punta su innovazione, creatività ed affidabilità si ottengono risultati importanti».

Peculiarità di questa 32esima edizione è infatti il valore attribuito ai progetti di internazionalizzazione. «Abbiamo presentato la fiera a Londra, perché l'Inghilterra ha un legame forte con la caccia - ha spiegato il presidente di Fiera di Brescia, Carlo Massoletti - e abbiamo ospitato in questi giorni imprenditori dal Sud Africa per la visita nelle nostre aziende, in modo da stabilire con loro un filo diretto in vista della fiera Antex che si terrà nel loro Paese».
Per rimanere protagonisti del mercato, è stato detto, bisognerà continuare ad investire in ricerca e sviluppo, facendo dell'innovazione tecnologica il principale strumento di competitività per il settore. Un comparto che dopo un periodo di stasi sta tornando a crescere in maniera promettente: grazie alle esportazioni, che rappresentano più del 90% della produzione, nel 2012 le armi testate al Banco di Prova di Gardone hanno toccato il loro record storico.
E in linea con la buona ripresa del settore, anche Exa cresce in tutti i suoi numeri, a partire dai marchi che ospita: erano 680 nel 2012 e sono diventati 715 quest'anno. «Una fiera profondamente ancorata alle tradizioni, ma con lo sguardo proiettato al futuro» l'ha definita Massoletti. «Un evento che mette in mostra il patrimonio storico ed economico bresciano» per il sindaco di Brescia Adriano Paroli, convinto che il settore armiero locale rappresenti un'eccellenza da imitare. «Fortunatamente il manifatturiero bresciano è il più apprezzato al mondo, ma spetta ai nostri imprenditori rafforzarne la crescita aggredendo i mercati» ha affermato Bettoni.
Exa prosegue fino a martedì 16, CLICCA QUI per tutte le info

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