Brescia avrà tutte scuole antisismiche: a giugno via al progetto
Partirà in estate, ma si protrarrà per anni coinvolgendo diverse amministrazioni. Un percorso delicato che interesserà tutti gli istituti cittadini, che oggi sono 103 e ospitano quasi 20mila alunni dai 3 ai 14 anni.
E così tre scuole all’anno porteranno Brescia ad avere tutti gli istituti antisismici. Si parte nell’anno scolastico 2020-2021 con la scuola dell’infanzia Fiumicello, la primaria Giovanni XXIII e la secondaria di primo grado Divisione Tridentina.
Non a caso tre scuole di tre gradi diversi e in tre zone distinte della città per non gravare troppo su un quartiere dato che gli alunni per un anno dovranno cambiare scuola.
«Le nostre sono scuole sicure - sottolinea Valter Muchetti, assessore ai lavori pubblici di Brescia -, tutte hanno il certificato di idoneità statica, ma noi ci siamo dati come obiettivo di intervenire, nonostante non ci sia un obbligo».
Gli interventi vanno da lavori sull’esterno a vere e proprie soluzioni tecniche innovative su pareti e pilastri: il costo, per i soli tre primi interventi, è di quasi 4,5 milioni, 1,1 dei quali finanziato dal Miur. A questo costo si aggiungono poi le spese per il trasloco, i trasporti degli studenti laddove necessario e l'efficentamento energetico che la Loggia vuole.
E qui l’organizzazione gioca un ruolo fondamentale: si svuota la Bettinzoli, la quale ora è utilizzata solo per il 40%, che si sposta alla primaria Canossi (a loro volta le classi del Golgi, lì ospitate, andranno altrove). E così in via Caleppe arriveranno le classi della Scuola Bottega, ora al plesso Romanino (se non troveranno autonomamente soluzioni alternative) e l’immobile vicino al Parco Gallo potrà anche essere un hub durante il progetto.
La scuola dell’infanzia Fiumicello e la secondaria Divisione Tridentrina vanno al plesso Romanino, mentre la Giovanni XXIII può andare o alla Sanzio, o alla Santa Maria Bambina o alla Tovini Violante (qui ci si confronterà con il territorio per decidere).
Non si esclude poi che in futuro questi spostamenti portino a razionalizzazioni degli edifici scolastici dato il calo studenti rispetto agli anni nei quali le scuole sono state costruite.
«Abbiamo insierito questo progetto nelle linee di indirizzo di mandato - ha detto in conferenza stampa il sindaco Emilio del Bono -, le risorse sono significative, ma lo facciamo con convinzione e determinazione». «Ridurremo al minimo i disagi: le scuole in alternativa sono vicinissime e discuteremo con i comitati di quartiere, i docenti, i dirigenti e le famiglie la logistica. Per la Divisione Tridentina - ha spiegato l'assessore Fabio Capra - istituiremo un servizio di trasporto, ma l'esperienza con la Calvino e la Deledda ci aiuta».
I progetti poi verranno presentati singolarmente e nel dettaglio nelle prossime settimane.
Ora parte una delicata fase di progettazione e dialogo con il territorio, di concessioni e gare che arriverà a giugno quando si farà il trasloco. Poi ci sarà un anno di lavori che si concluderà nell’estate 2021 quando ogni cosa tornerà al suo posto. E non si esclude che, oltre a tutte le accortezze antisismiche, ci sarà anche l’efficentamento energetico.
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