Brescia a Capaci per ricordare Falcone: «Uniti contro la violenza e per la legalità»

Il sindaco Emilio Del Bono e il presidente del Consiglio Cammarata saranno il 23 sul luogo della strage del ’92
La strage. I cinquecento chili di tritolo esplosero alle 17.57 del 23 maggio 1992
La strage. I cinquecento chili di tritolo esplosero alle 17.57 del 23 maggio 1992
AA

Lunedì 23 maggio alle 17.57 - a trent’anni esatti dall’esplosione della carica di tritolo che uccise Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta - l’Italia colpita dalla violenza e unita dall’impegno per la legalità si ritroverà a Capaci. Per ribadire l’omaggio alle vittime e per confermare, una volta di più, le ragioni della lotta alla criminalità organizzata. A Capaci ci sarà anche Brescia, con il presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata e con il sindaco Emilio Del Bono, chiamato a intervenire alle celebrazioni ufficiali nel Giardino della memoria di Isola delle Femmine, accanto al punto esatto dell’autostrada teatro della strage.

«Abbiamo accolto immediatamente l’invito da parte del sindaco di Capaci. Credo - spiega De Bono - che essere presenti a queste celebrazioni sia un segno importante. Innanzitutto perché si tratta di un riconoscimento alla storia della nostra città, alla memoria delle vittime di Piazza della Loggia, all’impegno che i bresciani hanno sempre mantenuto per chiedere su quelle vicende piena verità giudiziaria e storica. E in secondo luogo per ribadire un impegno convinto, che è anche della nostra città, contro le infiltrazioni mafiose e nella lotta alla criminalità organizzata. È ormai chiaro, infatti, che non si tratta di un’emergenza che pesa solo sul Sud del Paese, ma che ormai questa si è estesa anche al Nord, ad aree industriali e finanziariamente vivaci come la nostra».

La giornata

Il programma della giornata di lunedì 23 prevede al mattino un incontro a Palermo. Quindi nel pomeriggio il corteo che dal centro di Capaci, alle 16, raggiungerà il territorio di Isola delle Femmine e il Giardino della memoria accanto all’autostrada A29. Qui alle 17.57 il silenzio per onorare l’eco dell’esplosione di trent’anni fa. Al passaggio del corteo della scorta del magistrato esplosero 500 chili di tritolo. Con Giovanni Falcone vennero uccisi sua moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro. Ventitré i feriti.

Il programma prevede la presenza di numerosi sindaci da tutta Italia, molti in rappresentanza di comunità colpite da violenza e terrorismo. Prenderanno la parola Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo, la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.

In via D'Amelio, a Palermo - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
In via D'Amelio, a Palermo - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

In via D’Amelio

Chiusa la cerimonia, Del Bono e Cammarata prevedono un passaggio all’«Albero di Falcone» (la pianta fuori dall’abitazione del magistrato che dal ’92 accoglie messaggi e condoglianze) e in via D’Amelio, dove il 19 luglio sempre del ’92 un’esplosione tolse la vita al magistrato Paolo Borsellino e a cinque uomini della sua scorta. «La nostra presenza a Palermo - sottolinea il presidente dell’assemblea comunale di Palazzo Loggia, Roberto Cammarata - vuole portare la voce delle istituzioni democratiche di Brescia, di una città che nella pluralità delle sue espressioni sottolinea un impegno convinto per la democrazia e contro ogni violenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato