Botte, minacce e pedinamenti. Denunciato per stalking
Dal sogno virtuale all’incubo reale. Storia di una donna di 49 anni nata a Sonico, residente a Brescia e vittima di stalking da parte di quell’uomo, un 44enne della città, conosciuto in Facebook e diventato in pochissimo tempo la sua ossessione. Messaggi, telefonate, minacce, botte, pedinamenti e pure un ricovero ospedaliero. Non manca nulla nella relazione finita nei giorni scorsi sul tavolo della Questura di Brescia. Un rapporto degenerato che lei ha voluto troncare contro il parere di lui.
Nemmeno il provvedimento di ammonimento emesso dal questore giovedì pare però aver fermato lo stalker che ha continuato a telefonare alla ex, costretta per paura a lasciare in queste ore la città. «Ho paura di morire» ha riferito la donna al suo legale, l’avvocato Carlo Beltrani, che davanti al terrore della sua assistita ha sporto una nuova denuncia contro il 44enne, che alle spalle ha già sette procedimenti penali. Sempre per stalking.
Nel mirino dell’uomo oltre alla compagna sarebbe finita anche la nipotina di lei, che ha solamente tre anni e mezzo. «Se vai in ospedale o mi denunci la ammazzo» avrebbe detto nel corso di un’aggressione il 18 giugno scorso, quando la 49enne viene addirittura sequestrata in casa. «Ti faccio a pezzi e ti metto in un sacco nero così non ti trovano più» è invece la minaccia di pochi giorni fa. Del 17 luglio, quando la donna stanca di subire decide di chiudere per sempre la relazione.
«La mia assistita deve essere tutelata. È terrorizzata» ha scritto l’avvocato Beltrani nella denuncia depositata in Procura per stalking, sequestro di persona, lesioni personali dolose, minaccia, diffamazione e danneggiamento. E lui diceva pure di amarla.
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