Bosco urbano in area Caffaro, botta e risposta tra Castelletti e Rolfi
Botta e risposta tra la sindaca di Brescia Laura Castelletti e il leader dell’opposizione consiliare Fabio Rolfi sul tema del bosco urbano in area Caffaro, dopo l’assegnazione provvisoria per i lavori di bonifica del Sin Caffaro.
Dichiara Castelletti: «Stupisce l’intervento del consigliere comunale Fabio Rolfi, che mi chiede di "istituire un gruppo di lavoro per elaborare un progetto sperimentale per il bosco Caffaro", sostenendo sia necessario "un po’ più di coraggio per rilanciare l’immagine della città”. A Rolfi, forse, sfugge che poche città in Italia e in Europa hanno intrapreso con successo la difficile strada che porta alla bonifica di siti inquinati estesi quanto il Sin Caffaro. Non ci mancano né coraggio né lungimiranza, ma il progetto del bosco urbano come inteso dal consigliere non è fattibile per diverse ragioni, come ribadito anche dal Commissario. Il Comune ha già avviato un’interlocuzione con il Commissario e con la Regione, in particolare con l’assessore all’Ambiente Giorgio Maione, per trovare differenti e più efficaci soluzioni».
La replica di Rolfi: «Ha provato il sindaco a costruire un progetto che stimi il valore dei servizi ecosistemici generati da un bosco? Ha provato a interloquire col ministero dell’Ambiente per capire se un bosco urbano è accettato come bonifica e messa in sicurezza di un’area inquinata? Solo dopo aver provato queste due strade, mettendo a lavoro esperti di tutti gli enti coinvolti, si potrà arrivare a un giudizio conclusivo sul progetto di bosco urbano, che era indicato in modo molto chiaro a pagina 4 del programma che Laura Castelletti ha presentato agli elettori pochi mesi fa. Abbandonarlo in modo così plateale significa aver ingannato i cittadini».
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