Boschi: avanti le riforme. Ma resta il rischio elezioni

Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ospite della festa del Pd a Botticino.
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Avanti tutta con le riforme, ma con la consapevolezza che il rischio delle elezioni anticipate non può essere eluso. E una tabella di marcia che guarda a settembre per la presentazione del piano dei 1000 giorni.
 
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi arriva sbato sera a Botticino, alla festa regionale del Pd, con la stessa leggerezza e il sorriso con cui in questi mesi ha fatto parte della squadra del Governo Renzi, ma al contempo con la stessa determinazione con cui sta cercando di portare in porto la prima lettura delle riforme istituzionali nel «Vietnam» del Senato. 
 
«C’è una strana alleanza trasversale che vuole in questo momento impedire le riforme istituzionali composta da Sel, Movimento 5 Stelle e Lega Nord», ha detto il ministro. Un'alleanza che comprende in realtà anche componenti del Pd: «Abbiamo sentito accuse infamanti di svolta autoritaria e di cose non chiare rispetto al patto del Nazareno. Ma queste sono critiche che alla fine fanno male a tutto il Pd. In ogni caso chi si oppone è una minoranza».
 
Se si supera questo scoglio, e il termine fissato dal governo per la prima lettura è l'8 agosto, a settembre verrà presentata la bussola per i prossimi tre anni. Per arrivare in fondo alla Legislatura con la riforma della giustizia, del sistema scuola e anche il progetto per le piccole e medie imprese.
 
Insomma, a febbraio il premier Renzi presentava un cronoprogramma che prevedeva, in estrema sintesi, «a febbraio le riforme, a marzo il lavoro, ad aprile la pubblica amministrazione, a maggio il fisco». Ora gli orizzonti si allungano, sempre con la minaccia di elezioni anticipate nel caso in cui le misure decise dal governo non venissero approvate. Tempi più lunghi, rinvii, nuovi cronoprogrammi: ieri sera a Botticino la festa del Pd era un tripudio di fango a causa delle forti piogge. E anche a Roma, nel Vietnam parlamentare, il rischio di restare impantanati è forte. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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