Borsa piena di vestiti, prezzo fisso 20 euro: successo a Spigolandia
Rovistare tra i vestiti per trovare un’occasione, o semplicemente spinti dalla curiosità. L’iniziativa antispreco di Spigolandia, il negozio dell’usato di rete Cauto, ha riscosso grande successo: in occasione della giornata di sconti di ieri, il locale è stato preso d’assalto pochi minuti dopo l’apertura. «Appena entrati si ritira una busta - spiega Sandra, responsabile di Spigolandia- . Alcune sono fatte a mano da una cooperativa che dà lavoro a ragazzi con sindrome di Down. Una volta ritirata, la si può riempire fino all’orlo di vestiti. In cassa si pagherà la cifra standard di 20 euro». Una cifra che ha attirato tanti clienti: «Sono già entrate 166 persone e abbiamo aperto da circa un’ora».
C’è chi si aggira tra gli espositori sicuro di ciò che sta cercando, mentre alcuni visitatori si prendono più tempo per valutare quello che hanno davanti. In ogni caso, il negozio in via Mantova è così pieno di gente che si fatica a procedere tra gli spazi pieni di vestiti. Sono capi d’abbigliamento che molto probabilmente verranno riciclati, e così aiuteranno a diminuire gli enormi sprechi che contribuiscono a inquinare l’ambiente. Questa è tra le motivazioni principali che spingono i giovani a ricercare il mercato dell’usato. Come conferma Camilla, di 17 anni: «Oltre al discorso ecologico, mi piace comprare l’usato perché mi permette di avere cose uniche, che si distinguono dalla massa». È un’idea sempre più diffusa, «un sacco di miei amici utilizzano già l’usato» conclude Camilla, mentre seleziona con cura i capi d’abbigliamento più interessanti.
Ci sono così tanti clienti abituali che «alcune persone sono uscite con più di una busta - raccontano i commessi di Spigolandia -, e hanno già fatto sapere che se possono torneranno nel pomeriggio per fare altri acquisti». Per alcuni visitatori invece è una vera e propria esperienza: «Si riconoscono perché devono prima capire come sono disposti i vestiti, dopodiché si abituano e cominciano a scegliere i capi, alcuni li provano anche». È il caso di due signori anziani che escono dal negozio con una busta piena zeppa di vestiti. «Siamo venuti qui per la prima volta, spinti dalla curiosità - raccontano -. Bisogna di certo prendersi del tempo per stare a vedere le cose e per selezionarle, ma abbiamo trovato delle occasioni interessanti a basso prezzo, ritorneremo».
Un mercato quindi sempre più in espansione, e destinato non solo a creare un’economia più sostenibile e circolare, ma anche a dare nuova vita alle cose, in modo che qualcuno possa usufruire di un oggetto che sarebbe altrimenti buttato via. «Siamo già soddisfatti dell’iniziativa, cercheremo di ampliare sempre di più la nostra rete e raggiungere un numero più ampio di persone» conclude Sandra. L’augurio è quello di incentivare al riutilizzo, per combattere gli sprechi.
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