Borghesi (Lega): il lavoro la prima urgenza
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Stefano Borghesi della Lega Nord è uno dei neoeletti della pattuglia bresciana in partenza per il Parlamento. «Oltre alla soddisfazione personale - racconta Borghesi -, vorrei ribadire anche la soddisfazione per il risultato della Lega Nord. Un risultato valido. Se, come appare anche a livello lombardo, venisse confermata nel corso della notte anche la vittoria di Roberto Maroni, questo momento sarebbe per noi molto importante».
L'attenzione di Stefano Borghesi è rivolta, ovviamente, anche al periodo che la Lega Nord ha vissuto: «Ci sono state molte difficoltà, è noto. Le conferme di questa lunga giornata elettorale potrebbero essere confortanti. Sono, lo ripeto, per noi molto importanti». Borghesi, eletto nel collegio Lombardia 2, guarda al futuro immediato con l'attivazione di «una doppia azione, che può andare di pari passo, tra la Regione governata da Maroni e la forza parlamentare». Insomma, «dalla Regione a Roma, per cercare l'attuazione del programma di Roberto Maroni. Avremo, del resto, bisogno di una forza in Parlamento che affianchi le nostre battaglie storiche, per far approvare nei fatti quei provvedimenti che ci consentiranno di tenere da noi il 75% delle tasse».
A Montecitorio troverete anche una realtà nuova, gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Che rapporto sarà? «Penso che i grillini non vadano demonizzati. Certo, ora li aspettiamo alla prova dei fatti. Hanno avuto un consenso ampio, che gli ha consentito di entrare in Parlamento, vediamo. Comunque, non devono essere demonizzati, lo ripeto». Soddisfazione ovviamente per la vittoria in Regione. Che futuro sarà? «Non vedo, per ora, profilarsi all'orizzonte un Governo forte. Del resto non sappiamo ancora se nascerà. Certo è che noi avremo il compito di rappresentare le istanze, i bisogni che arrivano dai territori, che con il nostro impegno potrebbero essere accolte. E faremo di tutto perché si lavori e ci si attivi in tempi brevi».
La situazione è di crisi generalizzata, quale è il primo problema di Brescia che porterete a Roma? «Il lavoro. Su questo non c'è alcun dubbio. Brescia non è indenne dalla crisi e questo è il problema più sentito dalla nostra gente. Non avevamo mai visto nulla di simile, con aziende che chiudono ogni giorno e famiglie in grande difficoltà. Bisogna creare posti di lavoro e costruire le occasioni per fare impresa. Questo dramma sociale lo dobbiamo affrontare subito, è il problema principale».
Roberto Barucco
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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