Bonus bollette, a Brescia domande al via dall'11 maggio

Il Comune darà 200 euro a famiglia (300 con figli) e si valutano aiuti anche ai negozi. Del Bono: «Siamo gli unici a farlo in tutta Italia»
Il Comune ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro per aiutare le famiglie bresciane
Il Comune ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro per aiutare le famiglie bresciane
AA

Per ora sul tavolo ci sono 3,5 milioni di euro. Soldi che dovrebbero andare a 14mila famiglie residenti in città per «attenuare» il caro bollette. Ma nelle casse comunali resterà ancora un piccolo gruzzolo per l’autunno: potrebbe essere usato per una seconda tranche di aiuti alle famiglie più in difficoltà; ma anche per sostenere le case di riposo e le società comunali. La Loggia non dimentica poi le imprese e qualche misura potrebbe essere messa in campo per aiutare negozi e artigiani. 

Il bando

Quel che è certo è che mercoledì 11 maggio si aprirà il bando per il «bonus comunale dell’energia». Il bando resterà aperto 45 giorni ed è rivolto a tutte le famiglie con un contratto di energia elettrica a tariffa variabile (sono quindi esclusi i contratti a prezzo fisso, che non hanno subito i rincari) e con Isee non superiore a 12mila euro. Il contributo una tantum sarà di 200 euro a famiglia. Cifra che sale a 300 euro per i nuclei con almeno un minore. Sarà scalato direttamente in bolletta per i clienti di A2A energia (in più bollette se dovesse essere necessario) mentre verrà fatto un bonifico nel caso si abbia un altro operatore. La Loggia stima che le famiglie raggiungibili dal bonus siano tra le 14 e le 15mila. La domanda andrà presentata online autenticandosi con Spid (identità digitale), Cie (carta identità elettronica) o Cns (carta nazionale servizi). Poi basterà inserire pochi dati, Isee, numero del Pod (lo si trova sulla bolletta), il fornitore di energia, se in famiglia ci sono minori o no.

La pratica

«Sarà una procedura molto semplice - assicura l’assessore al bilancio Fabio Capra -. Coinvolgeremo patronati, consigli di quartiere e punti comunità se qualcuno, ad esempio le persone anziane, avesse bisogno di assistenza». L’esito sarà comunicato via mail. E dopo i 45 giorni del bando («ma se qualche domanda arriverà in ritardo, la accogliere lo stesso» assicura Capra) il bonus verrà erogato. «Siamo il primo Comune a raddoppiare il bonus statale contro il caro-bollette - spiega il sindaco Emilio Del Bono -. Gli unici a mettere in campo una misura di queste dimensioni. Una mossa possibile per la buona salute del bilancio comunale e delle nostre partecipate». Il bonus comunale non risolverà tutti i problemi delle famiglie bresciane. Ma unito a quello statale darà una mano «interessando anche un bel pezzo di ceto medio-basso». Isee fino a 12mila euro vuol dire ad esempio reddito Irpef di 36mila euro per una famiglia di quattro persone con casa in affitto. «In questo modo - continua Del Bono -riversiamo sui cittadini i maggiori dividendi di A2A: in maniera diretta con il bonus, in maniera indiretta non alzano le tariffe dei servizi», dal trasporto alle mense, che in molte altre città stanno subendo rincari. Un «investimento per la tenuta economico-sociale della nostra comunità» dice il sindaco.

Nel bilancio comunale resteranno altre risorse disponibili. «Abbiamo dato un segno concreto di cui sono molto orgoglioso - spiega Capra -. Valuteremo come evolverà la situazione nei prossimi mesi per calibrare eventuali nuovi aiuti». Del Bono apre anche alle imprese. «È un tema su cui faremo una riflessione. Lo scorso anno abbiamo messo in campo sconti importanti sulla Tari. Quest’anno valuteremo misure mirate». Presto per dire quante e quali. Si vedrà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato