Bonifiche Caffaro, il Ministero: da Brescia nessun progetto
«Ad aprile sono stati trasferiti, come si rileva dal quadro economico del Commissario, i 3,2 milioni di euro che il ministero si è impegnato a garantire per la copertura finanziaria di due interventi strategici per la città di Brescia, come parco Passo Gavia e campo Calvesi: ad oggi i due elaborati progettuali sugli interventi non sono stati presentati».
Così risponde il Ministero dell’ambiente a Roberto Moreni, commissario dimissionario del Sito di interesse nazionale Caffaro. Moreni aveva più volte lamentato la mancanza di poteri adeguati al compito e la scarsità dei fondi ministeriali. Il dicastero guidato da Gian Luca Galletti fa notare però che dallo stesso commissario non sono arrivati progetti.
«Dalle comunicazioni ufficiali pervenute dal Commissario si evince che dalla data di accettazione dell'incarico, il 30 settembre 2015, le attività intraprese che attestano un avanzamento rispetto al suo insediamento sono quelle che rientrano nella titolarità e competenza ordinaria del ministero».
Secondo il ministero nessun passo in avanti, dunque, è stato fatto a Brescia.
«Al dottor Roberto Moreni - prosegue ancora la nota - sono stati attribuiti dal decreto di nomina "i poteri necessari per coordinare, accelerare e promuovere la progettazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica del SIN", con risorse stanziate dal ministero che ad oggi ammontano a complessivi 14 milioni 769 mila e 806 euro».
Una cifra in ogni caso ben lontana dai 50 milioni promessi più volte da Galletti.
«Al commissario - ricorda il ministero - spettano la cura delle fasi progettuali, la predisposizione dei bandi di gara, l'aggiudicazione dei servizi e dei lavori, le procedure per la realizzazione degli interventi, la direzione dei lavori, la relativa contabilità e il collaudo, la promozione delle intese tra soggetti pubblici e privati interessati. Per queste attività i commissari straordinari provvedono in deroga a ogni disposizione vigente, ma la procedura di bonifica, senza possibilità di deroga, è attribuita al ministero dell'Ambiente».
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