Bomba alla Piccola, una «gp» da 500 libbre che non funzionò

Peso doppio rispetto a quella rinvenuta sempre alla Piccola nel 2015: è una general purpouse da 500 libbre la bomba riemersa ora
ALLA PICCOLA TROVATA UNA NUOVA BOMBA
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Il sopralluogo degli artificieri del Decimo guastatori di Cremona si è concluso da poco. Con un verdetto inequivocabile: il peso di quella bomba rinvenuta durante gli scavi allo scalo ferroviario merci della Piccola Velocità pesa, oncia più oncia meno, quanto quella scoperta solo pochi mesi fa e alla ex Oto Melara e fatta brillare il 30 aprile scorso.

Si tratta di quella che gli addetti ai lavori definiscono una «gp», una general purpouse da 500 libbre, poco meno di tre quintali - e non tre tonnellate, come indicato inizialmente - della lunghezza di circa 2 metri e 60 centimetri.

Un gingillino per dimensioni del tutto analogo anche all'ordigno inesploso che fu ritrovato nel 2005 nei cantieri di via Cefalonia della sede di Ubi Banca: in quel caso fu necessario evacuare circa 5.000 residenti.

Piccola velocità, spunta residuato bellico
Piccola velocità, spunta residuato bellico

In questo caso è presto per avanzare ipotesi sul da farsi: verrrà istituito un tavolo tecnico in Prefettura e le indicazioni degli specialisti del Decimo Guastatori - oltre ai sistemi di contenimento che verranno adottati - consentiranno di dire come e quando la bomba sarà fatta brillare e che misure dovranno essere adottate dalla popolazione civile.

Un'altra bomba poco lontano dalla Piccola Velocità era stata ritrovata nel 2015: in quel caso si trattava di una bomba inglese da 250 libbre, metà del peso complessivo di quella riemersa durante gli scavi nelle scorse ore.

Una bomba che - è il solo dato certo - non funzionò correttamente: la spoletta «di naso» non innescò l'esplosione, non si sa se perché difettosa o perché la bomba spanciò dopo lo sgancio dagli aerei alleati. Né si mosse il percussore della spoletta di coda. In altre parole, quell'ordigno al suo interno custodisce ancora tutto l'esplosivo originario pronto a deflagrare, si stima all'incirca 130 kg di materiale.

Piccola velocità, spunta residuato bellico
Piccola velocità, spunta residuato bellico

Al momento l'ordigno è stato reinterrato e la zona cintata per un raggio di 20 metri, ritenuti sufficienti dagli esperti ad evitare guai. Né le vibrazioni del transito dei treni lungo i binari poco distanti possono causare ripercussioni a detta dei militari.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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