Blitz nei laboratori di abbigliamento: sequestri di capi e multe
Sanzioni per quasi 90.000 euro a quattro laboratori di confezionamento della provincia, durante una maxi ispezione.
Nell’ultima settimana il Nucleo dei Carabinieri che si occupa di ispettorato del lavoro ha messo in campo un’operazione per contrastare il lavoro in nero e il caporalato, controllando attività di confezionamento di capi di abbigliamento nei comuni di Montichiari, Gussago, Vobarno e Rezzato.
In totale sono stati controllati 85 lavoratori di cui 16 sono risultati senza regolare contratto di lavoro e uno di loro era clandestino.
Le aziende ispezionate, gestite sia da cittadini italiani che cinesi, hanno subito provveduto ad assumere i lavoratori con regolare contratto di lavoro per almeno 3 mesi, ad eccezione del soggetto clandestino che, per legge, non è possibile assumere senza permesso di soggiorno. Pagando le sanzioni contestate i gestori hanno, poi, potuto riaprire le attività. Due imprese, invece, sono state sospese.
In particolare in un laboratorio a Montichiari è stata sequestrata merce per un totale di 350.000 euro: 100 giubbini griffati e 150mila accessori, come bottoni, cartellini ed etichette. Prodotti originali ma che non avevano l’autorizzazione al confezionamento dalla casa madre e sono quindi stati confiscati. Mentre la titolare, di origini italiane, è stata denunciata per ricettazione, frode al commercio e commercializzazione di prodotti non autorizzati.
A Gussago, invece, è stata sospesa l’attività di un laboratorio per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e della sicurezza sul luogo di lavoro. La titolare di nazionalità cinese è stata denunciata.
A Vobarno l’attività di un altro laboratorio è stata sospesa per la presenza di cinque lavoratori in nero, di cui uno era senza regolare permesso di soggiorno. Il titolare di origini cinesi è stato denunciato. Sospesa anche l’attività del laboratorio di Rezzato per la presenza di undici lavoratori senza contratto.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato