Binari della memoria verso Auschwitz
È nel «fango di Auschwitz» che si scava il tracciato della memoria. È sui binari dell'Europa moderna che corre il treno della libertà. La comitiva di 420 viaggiatori di «Officina della memoria» è partita domenica pomeriggio. Il «Treno per Auschwitz» ha preso la direzione di Cracovia inaugurando il primo dei quattro giorni di trasferta degli studenti bresciani nei luoghi-simbolo dello sterminio nazista.
Quaranta ore in treno, altrettante per il tour guidato che porterà la comitiva nel cuore dei quartieri più famosi della città polacca e, nella giornata di martedì, faccia a faccia con gli spazi gelidi e crudi dei campi di Auschwitz e Birkenau. In mezzo, un fitto calendario di attività che avremo modo di raccontarvi giorno dopo giorno, sulle pagine del nostro giornale, sul web e negli spazi di Teletutto e Radiobresciasette. «Siamo alla nona edizione e per Brescia e provincia è ormai un appuntamento consolidato di grande significato», spiega Lorena Pasquini, presidente di «Officine della memoria».
«In molte scuole, il "Treno per Auschwitz" è stato inserito nel piano di offerta formativa: studenti e docenti arrivano a questo appuntamento dopo aver seguito un percorso di quasi due anni di preparazione e, al rientro di un gruppo, già cominciano le attività per la nuova partenza».
È un progetto a ciclo continuo, una catena della memoria che lega passato, presente e futuro. «Uno dei punti di forza di questa iniziativa sta proprio nella cura dei dettagli di tutto il programma: dalla preparazione attraverso i cinque laboratori di teatro, letteratura, diritto, comunicazione e storia che culmina col viaggio e si completa con la restituzione», continua Pasquini. Anche quest'anno, la macchina organizzativa potrà contare sulla presenza preziosa dei suoi volontari, sull'apporto dei docenti, dell'Aned di Brescia, della delegazione dello Spi Cgil e della bottega Tapioca di Darfo.
Sul treno gli studenti di Abba Ballini, De Andrè, Lunardi, Leonardo, OK School Academy, Copernico, Maddalena di Canossa, Calini, Sraffa, Gambara e Pendolina di Brescia. Dalla provincia, arriveranno i ragazzi di Einaudi di Chiari, Ghislandi e Golgi di Breno, del Capirola di Ghedi, del Primo Levi di Sarezzo, del Moretti di Gardone Val Trompia, del Marzoli di Palazzolo e una delegazione di quattro istituti di Carpi.
Dalla scuola ai binari sognando l'Europa senza ignorarne le radici. Che affondano anche nel "fango" di Auschwitz.
Sergio Gabossi
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