Bimbo morto in piscina, aperta un'inchiesta per omicidio colposo
La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sul decesso del piccolo Ansh Sharma, il bimbo morto ieri dopo un malore accusato nella piscina comunale di via Rodi, in città. Il sostituto procuratore Gianluca Grippo, magistrato di turno, dovrà accertare se la tragedia poteva essere evitata.
Ansh, che oggi avrebbe compiuto 7 anni, è morto sotto gli occhi della famiglia, spettatrice impotente della tragedia. C'erano infatti i genitori e il fratello maggiore quando nel pomeriggio, dopo le 16, il bimbo è entrato in acqua, senza più riemergere.
I bagnini sono interventi tempestivamente, secondo il racconto dei testimoni, e hanno tentato di rianimare il bambino, le cui condizioni sono apparse subito disperate perché quando è stato portato fuori dalla piscina non era più cosciente. Quando Ansh è arrivato in ospedale, i medici del pronto soccorso pediatrico del Civile non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Nel frattempo, alla piscina i rilievi della Polizia si svolgevano in un clima surreale, tra persone che si godevano il sole e bambini che giocavano. In pochi avevano deciso di andarsene in segno di rispetto. Per ricostruire l’accaduto, gli agenti si muovevano tra i bagnanti che continuavano a fare ciò che stavano facendo, come se nulla fosse.
Il dramma di ieri riporta alla mente quanto accaduto nella stessa piscina un anno fa, il 31 luglio, quando era morto un 85enne, nuotatore esperto, dopo aver accusato un malore una volta entrato in vasca. Anche in quel caso la procura di Brescia aveva aperto un'inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati i quattro bagni presenti che sono poi stati assolti dall'accusa di omicidio colposo.
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