Bimbi morti al Civile: il quarto caso non finisce sotto inchiesta

Il bimbo è morto a causa di una malformazione a poche ore dal parto. Restano tre le inchieste aperte
Terapia intensiva neonatale  © www.giornaledibrescia.it
Terapia intensiva neonatale © www.giornaledibrescia.it
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Quattro decessi in poco più di una settimana, tre quelli sotto inchiesta per omicidio colposo, per ora è a carico di ignoti. Mentre il Civile comunica il nuovo dramma che tocca una famiglia che aspettava con ansia una nuova vita, chiarisce subito che il piccolo è spirato due ore dopo il parto: «una morte da imputare ad una gravissima malformazione congenita delle vie aeree superiori».

Tre differenti inchieste che si concentrano su un reparto di frontiera dove vengono accolti piccoli pazienti in condizioni molto critiche e ai quali spesso la fragilità offre di per sé poche chance e in cui i decessi non sono purtroppo un fenomeno remoto.

È stata la stessa Procura, dopo che i Nas avevano acquisito le cartelle cliniche, ad aver escluso dall’inchiesta l’ultimo caso.

Tra poche ore, questo martedì, sarà eseguita l’autopsia del piccolo Marco, il bimbo nato lo scorso 29 dicembre e poi colpito da un’infezione batterica mentre era ricoverato nella terapia intensiva neonatale: un accertamento già previsto in autonomia dal Civile, ma rinviato di 24 ore per consentire anche alla Procura di nominare i propri consulenti.

Sempre domani dovrebbe essere eseguita quella sull’altro maschietto morto, Christian, mentre era già stata effettuata l’ultimo dell’anno quella di Nicole, la bimba deceduta il 29 dicembre.

Nel frattempo, la Direzione del Civile ribadisce e sottolinea «come i quattro decessi avvenuti negli ultimi giorni nel reparto finito sotto i riflettori non siano riconducibili ad una medesima causa né siano la conseguenza un focolaio epidemico» a escludere dunque che si sia in presenza di un caso analogo a quello che la scorsa estate aveva portato ad un decesso e alla chiusura degli accessi al reparto.

 

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