Bimbi mai nati, negata alle mamme la posa dell'albero di Natale
Volevano mettere un albero di Natale nel terreno dove c’erano le tombe dei loro bimbi mai nati. Hanno trovato nastro bianco e rosso ad impedirlo e la Polizia presente.
È il nuovo, triste, capitolo della vicenda delle esumazioni al cimitero Vantiniano di Brescia. Stamattina un gruppo di genitori voleva mettere un segno per Natale nel terreno, ora spianato, dove loro sostengono ci siano ancora i resti dei loro bambini.
Al loro arrivo hanno però trovato alcuni agenti della Digos: ai genitori hanno spiegato che non era possibile mettere l’albero di Natale, e che se avessero proseguito sarebbero stati denunciati.
La vicenda
Si è così aperta una trattativa a cui partecipano anche esponenti politici Fabio Rolfi, Paola Vilardi e Simona Bordonali per capire, da un parte, chi abbia dato l’ordine di recintare di domenica mattina una zona dove i cantieri sono terminati da tempo e, dall’altra, chi abbia chiesto l'intervento della forza pubblica che evidentemente era stata avvisata preventivamente.
Alla fine gli alberelli, con i nomi dei bambini che fino a qualche settimana fa riposavano in quella zona del cimitero, sono stati posizionati sui vialetti, davanti al nastro bianco e rosso che da questa mattina impedisce l'accesso all'area su cui hanno si è lavorato per rimuovere le piccole tombe, e dove sono state trovate le piccole ossa che saranno analizzate.
Nelle scorse settimane il Comune di Brescia, per voce dell'assessore ai servizi cimiteriali Valter Muchetti, ha affermato di aver rispettato le regole, esponendo un cartello al cimitero della città e pubblicando gli annunci sul sito dell'Amministrazione. Nel terreno spianato dagli addetti del Vantiniano alcuni genitori hanno trovato frammenti di ossa che il Comune di Brescia ha annunciato di voler far analizzare. «I nostri bambini sono morti una seconda volta» hanno detto molto genitori.
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