Bimba morta di malaria al Civile, oggi l'autopsia a Verona

«Abbiamo cercato di capire se abbiamo fatto degli errori ma non lo troviamo» dice il primario di pediatria di Trento
Il corridoio di un ospedale (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il corridoio di un ospedale (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sarà eseguita oggi all'Istituto di medicina legale di Verona l'autopsia sul corpo della piccola
Sofia Zago, la bambina di quattro anni morta di malaria cerebrale all'ospedale di Brescia, dove era arrivata sabato mattina in coma dall'ospedale di Trento.
Anche la procura di Brescia, come quella trentina, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo che conferirà successivamente in un'unica inchiesta per fare chiarezza sulla vicenda.

«Alla direzione sanitaria dell'ospedale di Trento è arrivata la comunicazione formale dell'avvio dell'inchiesta» per la morte per malaria della bambina di 4 anni ricoverata in pediatria, poi trasportata a Brescia. A riferirlo è la direttrice dell'unità operativa di pediatria della struttura sanitaria, Nunzia Di Palma. «I carabinieri del Nas - aggiunge - sono venuti in ospedale per acquisire del materiale. Le cartelle cliniche le avevamo messe a disposizione della direzione sanitaria già da ieri».

«Quando abbiamo capito che era malaria - racconta - abbiamo sentito l'ospedale di  Portogruaro per scambiarci informazioni, oltre a restare in contatto con quello di Brescia, dove la bambina era stata trasferita, fino alla notizia del decesso». «Abbiamo cercato di capire se abbiamo fatto degli errori nelle procedure, perché per un contagio ci vorrebbe un contatto di sangue, ma non lo troviamo. Abbiamo ripercorso l'intero percorso della paziente durante il ricovero». A dirlo è il primario di pediatria dell'ospedale di Trento, Nunzia Di Palma. «Non siamo preoccupati del fatto che possano avvenire contagi - chiarisce -. Ma ci vuole una spiegazione per quanto accaduto e non so se saremo in grado di trovarla. L'isolamento, in caso di un paziente con malaria, non è previsto, perché ci vuole un vettore. Aggiungo che nella stessa stanza in cui la piccola era ricoverata per diabete c'era un bimbo di 3 anni, sempre col diabete, rimasto per lo stesso periodo, dal 16 al 21 agosto, ma che non ha manifestato sintomi di malaria. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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