Biglietti metro «ancora buoni» appoggiati in stazione

L'ultima versione della generosità (anche se il titolo di viaggio non è cedibile): appoggiare il ticket alla macchinetta
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Week-end. L’umidità di una sera d’autunno in città. Orario dell’aperitivo. Gli amici da raggiungere in centro. Metropolitana, stazione Europa quasi deserta. In piedi davanti alla macchinetta le mani frugano nella borsetta a caccia delle monete per il biglietto. Alzi lo sguardo e scopri che non c’è bisogno. Il ticket è lì, gratis.
 
Facciamo un passo indietro. Il titolo di viaggio ancora valido passato di mano tra sconosciuti, in realtà, non è una novità. Tra i bresciani quasi quotidianamente si registrano gesti di solidarietà spontanea come, appunto, il regalo del biglietto al termine della corsa quando «sopra» ci sono ancora minuti di viaggio validi. 
 
In realtà si tratta di un gesto che contravviene al regolamento per l’accesso ai servizi del trasporto pubblico locale. I documenti di viaggio non sono cedibili. Come cita l’articolo 7 (Biglietti e carnet) del Regolamento per l’accesso ai servizi del trasporto pubblico locale, i titoli «consentono il viaggio di una sola persona». L’ultima frontiera della generosità (comunque non regolare) consiste nell’appoggiare il proprio biglietto usato, ma ancora valido, sulla macchinetta dei ticket. Il messaggio implicito? «Ho cercato di darlo a qualcuno, ma non ci sono riuscito. Lo lascio qui. Se sarà ancora valido quando lo trovi, usalo pure, chiunque tu sia».  

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