Beni durevoli, ogni famiglia bresciana ha speso 3.066 euro

Così secondo l'Osservatorio sui consumi Findomestic. Il dato è sotto la media nazionale. Moto e tv i prodotti più gettonati
Un portafogli con numerose banconote al suo interno
Un portafogli con numerose banconote al suo interno
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Bresciani popolo di motociclisti, cultori di tv di ultima generazione e attenti all'arredamento. Così secono i dati diffusi dall'Osservatorio dei Consumi Findomestic raccolti in collaborazione con Prometeia, secondo cui i bresciani sono tornati ad acquistare beni durevoli nel 2021 dopo la battuta d'arresto della prima fase della pandemia (+11,9%). Un dato tuttavia sotto tono rispetto alla media lombarda (12,4%) e a quella nazionale (13,6%).

Ma dalla fotografia emerge soprattutto una variazione nelle tendenze principali, con un boom del motociclo (42 milioni di euro, +20,6%), una flessione dell'auto, sia usata (451 milioni di euro, in crescita del 10,6%) che nuova (390 milioni, con un aumento del 2,6%). Nell’ambito dei beni per la casa, sono cresciuti soprattutto il comparto Tv-Hi-fi (+40,2%, per un valore di 62 milioni di euro) e quello dei mobili (+20,8%, per 396 milioni di euro). Sul fronte della tv ha inciso con ogni probabilità l'imminenza già nota lo scorso anno, specie nel periodo delle festività natalizie, delle novità relative alle frequenze tv che rendevano obsolete e non più funzionanti molti televisori risalenti.

«Lombardi meno vivaci»

«Una dinamica imputabile soprattutto alla minore vivacità della ripresa della spesa dei lombardi per la mobilità - commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio - e in particolare per auto nuove che crescono del 3,6%, ad una velocità dimezzata rispetto al dato nazionale (6,5%) Anche la spesa in motoveicoli registra un incremento decisamente inferiore rispetto al dato medio (13,9% rispetto a 23,6%), mentre le auto usate sperimentano un aumento in linea alla media nazionale (12,6% rispetto a 12,7%). Tra i beni legati alla casa, invece, le performance risultano superiori al dato nazionale Tv (42,7% vs 40,6%) e prodotti informatici (6,4% vs 3,6%) e in linea o di poco inferiori negli altri comparti”.

Brescia e le altre province

Le province che presentano una dinamica della spesa per i beni durevoli migliore rispetto alla media regionale sono Mantova (+13,5%) e Milano (+13,3%), seguite da Pavia (+12,7%), Monza-Brianza (+12,6%) e Lecco (+12,5%). Cremona (+12,4%) e Lodi (+12,4%) risultano in linea con il dato lombardo. Sotto la media Sondrio (+12,3%), Bergamo, Brescia e Como che evidenziano un tasso di crescita dell’11,9% e Varese (+10,1%).

Spesi 3.066 euro per ogni famiglia bresciana

Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, in termini di spesa nel 2021 una famiglia lombarda ha destinato all’acquisto di beni durevoli 3.088 euro, 369 euro in più rispetto alla media nazionale. Il primato spetta a Monza-Brianza che, con 3.392 euro per famiglia, occupa il terzo posto fra le province italiane, preceduta da Modena e Trento. Seconda in Lombardia e dodicesima in Italia è Cremona (3.254 euro), seguita da Lodi (3.250 euro), Varese (3.223 euro), Como (3.203 euro), Pavia (3.154 euro), Lecco (3.119 euro), Mantova (3.118 euro) e Brescia (3.066 euro). Al di sotto della media regionale si collocano, invece, Milano (2.988 euro) Bergamo (2.944 euro), e, infine, Sondrio che, con 2.746 euro, occupa il 54esimo posto nella classifica delle province italiane.

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Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Brescia è cresciuto del 5,7%, toccando quota 19.941 euro. La spesa complessiva per i beni durevoli nel 2021 è stata di 1,656 miliardi (come detto appunto, 3.066 euro a famiglia) rispetto agli 1,480 miliardi dell’anno precedente, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic. Oltre alle principali evidenze, già elencate sopra, per il Bresciano dal rapporto Findomestic emerge che le famiglie bresciane nel 2021, hanno inoltre speso 123 milioni di euro per l’acquisto di elettrodomestici (+15,6%), 124 milioni per la telefonia (+8,8%) e 59 milioni di euro per l’information technology (+4,7%).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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