Beni confiscati alle mafie: nel Bresciano sono 123
«In provincia di Brescia il fenomeno dei beni confiscati alle mafie è secondo solo a Milano e rappresenta il 10% del totale lombardo. Finora sono infatti 123, di cui 26 nel capoluogo, gli appartamenti, autorimesse e box, ma anche terreni ed edifici a uso commerciale e industriale, sottratti alla criminalità organizzata. Di questi, 93 sono passati ai Comuni tramite l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc), che ne ha in carico ancora 30».
Lo dichiara l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica Difesa del Suolo e Città metropolitana Viviana Beccalossi, annunciando l'approvazione di una delibera con la quale la Giunta il 29 marzo siglerà uno schema d'accordo di collaborazione con l'Agenzia nazionale.
«L'accordo prevede tra l'altro - come spiega l'assessore - la costruzione di un catasto georeferenziato di tutti i beni, che verranno mappati e saranno messi a disposizione, anche attraverso bandi e manifestazioni di interesse, del mondo delle associazioni e del volontariato. In pratica una vera e propria mappatura di carattere ufficiale consultabile su internet nella quale potremo reperire indicazioni tecniche e strutturali, una sorta di identikit di ogni singola struttura. Questa att vità, inoltre, ci permetterà di aggiornale la situazione ogni volta che un nuovo bene viene strappato alla criminalità».
Ecco i comuni bresciani in cui sono stati confiscati i beni:
Brescia (26), Chiari (12), Roncadelle (8), Flero (7), Desenzano (6) Pezzaze (6), Calcinato (4), Castel Mella (4), Concesio (4), Lonato del Garda (4), Lumezzane (4), Caino (3), Castenedolo (3), Poncarale (3), Soiano del lago (3), Villa carcina (3), Bovegno (2), Breno (2), Capriano del colle (2), Corte franca (2), Padenghe sul Garda (2), Puegnago sul Garda (2), Toscolano Maderno (2), Cellatica (1), Iseo (1), Manerba del Garda (1), Nuvolera (1), Ospitaletto (1), Passirano (1), Prestine (1), Rezzato (1), Torbole Casaglia (1).
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