Beatles per Lega e Fi: polemica sul web

Scintille per un concerto con la musica dei Fab Four alla chiusura della campagna elettorale di una lista vicina al centrodestra
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Help! Aiuto. La campagna elettorale genera polemiche, si sa. E a Brescia ci sono finiti in mezzo pure i Beatles. Colpa di un equivoco? Di una leggerezza? Sul web se ne è parlato parecchio. Non è scoppiata una Revolution, non ci sono stati colpi di Revolver, ma un bel po’ di polemica sì.
 
I fatti. Rolando Giambelli aiuta alcuni conoscenti ad organizzare il concerto di fine campagna elettorale per la lista «Viva Castenedolo Viva», in lizza alle comunali nel paese dell’hinterland. Giambelli è il presidente dei Beatlesiani d’Italia, associazione con sede a Brescia che organizza ogni anno giornate in musica dedicate ai Fab Four e che sostiene economicamente alcune iniziative benefiche.  Chitarrista e cantante, Giambelli fa anche parte di alcune cover band che ripropongono, in modo piuttosto fedele, la musica di Lennon, McCartney, Harrison e Starr. Di qui l’idea di invitare uno dei suoi gruppi alla festa della lista. Al momento di stampare i manifesti - così si apprende - gli organizzatori commettono però un errore e parlano di Beatles Day, marchio che storicamente identifica invece l’annuale invasione di band che suonano Fab Four tutto il giorno. Una manifestazione, appunto, «targata» Beatlesiani d’Italia.
 
Fin qui, direte, poco male. Il fatto è che Viva Castenedolo Viva è sostenuta anche da Forza Italia e Lega Nord. Partiti i cui ideali sono parsi a molti in netto contrasto con il messaggio sotteso alla poetica dei Fab Four.
 
Tra i commenti più pungenti apparsi sul web c’è quello di Jean-Luc Stote, uno dei totem della musica bresciana e tra le anime di Radio Onda d’Urto. «Caro Rolando Giambelli - scrive Stote - ma sei sicuro che un certo John Lennon avrebbe apprezzato l’abbinamento? "Imagine" non mi pare essere un inno leghista. Ricordati che i leghisti statunitensi degli anni 60 (KKK) bruciavano pubblicamente i dischi dei Beatles».
Per Giambelli s’è trattato di un «misunderstanding». Un gesto per un amico. Perché un buon risultato elettorale si ottiene anche «With A Little Help From My Friends». 
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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