Beatificazione, 5.500 bresciani per Paolo VI
Migliaia di volti, migliaia di storie. Gruppi, parrocchie, famiglie, singole persone. Tutti pellegrini, e tutti in viaggio verso Roma. Ad unirli il legame con Paolo VI, il pontefice bresciano che domenica mattina sarà proclamato beato da papa Francesco in piazza San Pietro.
Oggi iniziano le partenze per la Capitale, il primo appuntamento sarà domani pomeriggio alla basilica del Divino Amore per l’accoglienza con la Messa celebrata dal vescovo Luciano Monari: parteciperanno quasi tremila persone, che diventeranno oltre cinquemila alla cerimonia di beatificazione.
Un gruppo molto corposo, circa 500 persone, partirà sabato mattina da Concesio, terra natale di Giovanni Battista Montini.
In piazza San Pietro ci saranno decine di migliaia di persone, tutte attratte da quella fama di santità che dopo la morte di papa Montini si è sparsa in tutto il mondo. Persone, per usare le parole di padre Antonio Marrazzo, postulatore della causa di beatificazione, che sono rimaste affascinate «dal suo tenace e personalissimo modo di voler costruire una globale civiltà d’amore fraterno secondo la volontà di Cristo».
Al rientro dal pellegrinaggio in Terrasanta nel gennaio 1964, ad attendere il Papa a Roma, lungo la strada e in piazza San Pietro, c’è un raduno di folla eccezionale, ancora di più per quei tempi. Paolo VI è piacevolmente stupito da questa accoglienza: «Io non aspettavo di vedere Roma in una esaltazione spirituale così grande. Roma ha manifestato, penso, come non mai una adesione al Papa, lo diranno i documenti, lo diranno i testimoni, quale ricevimento sia stato fatto stasera al Papa dal popolo di Roma». E dopo oltre 50 anni, domenica non meno di centomila persone prenderanno simbolicamente il testimone di quella folla.
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