#BastaVeleni, la lotta bresciana per difendere l'ambiente
#BastaVeleni e #Versoil10aprile: sono i due hashtag che da settimane circolano sui social network per promuovere una manifestazione organizzata appunto il 10 aprile in difesa dell’ambiente tra Brescia e provincia.
Un territorio segnato dall’inquinamento che coinvolge aria, con gli esuberi cronici dei livelli di polveri sottili e ultrasottili, terra, con le discariche e i veleni che si sono depositati lungo decenni di produzione industriale (il caso emblematico è il pcb della Caffaro), e acqua, con la falda malata di cromo esavalente, nitrati, solventi e altre sostanze dannose per la salute.
Questa situazione ha portato alla nascita negli ultimi anni di diversi movimenti ambientalisti che si sono battuti per cause specifiche, basti ricordare i comitati contro le discariche Cava Castella, Macogna e Bosco Stella, il lavoro fatto dal Codisa sul Parco delle Cave o l'opera di sensibilizzazione portata avanti dalle Mamme di Castenedolo, affiancandosi a realtà in circolazione da più tempo, come Legambiente.
La sensazione è che la coscienza della gravità dei problemi ambientali a Brescia e nella sua vasta provincia (le bombe ecologiche comprendono casi eclatanti come l’ex Selca a Forno Allione o la Vallosa a Passirano) stia crescendo, concretizzandosi anche in mostre di forte impatto come Terra Ferita o nel tavolo di lavoro provinciale «Basta Veleni» (attivo anche sul fronte della Tav, un’opera su cui è stata espressa una netta contrarietà).
A fine gennaio, una quarantina di esponenti di questa galassia ambientalista avevano manifestato fuori dalla sede della Regione, in via Dalmazia.
«Chiediamo che le istituzioni, a partire dalla Regione, mettano in campo strumenti adeguati per affrontare una situazione ambientale già al limite, che non tollera ulteriori compromissioni del territorio - avevano dichiarato i manifestanti -. Provvedimenti straordinari che devono tradursi in una moratoria contro tutti i nuovi insediamenti impattanti, come cave, discariche e impianti di trattamento dei rifiuti, ma anche nel blocco delle autorizzazioni per impianti che generino nuove emissioni inquinanti».
Per ribadire questi concetti, l’appuntamento è fissato per domenica 10 aprile, alle 14.30, per una manifestazione con ritrovo alla Cascina del Parco Gallo.
In precedenza, mercoledì 16 marzo, è previsto un concerto nell’auditorium della scuola Bettinzoli, in via Caleppe 13, con Piergiorgio Cinelli, Dellino Farmer, Daniele Gozzetti, Giorgio Cordini e Enrico Mantovani, Alessandro Sipolo, Stefano Noste Gamba, Anam, Sons of Babel e Ignari.
L’obiettivo è compattare il movimento e proseguire nella lotta sulla moratoria chiesta per il nostro territorio. Online il successo della campagna è crescente: nelle prossime settimane se ne vedranno le proporzioni nella piazza reale, ma già ieri il simbolo di Basta Veleni è circolato in maniera evidente durante la Corsa Rosa. Nel frattempo stanno circolando su Facebook anche fotografie di singoli cittadini o gruppi che dichiarano di sostenere la causa. Tutto ciò avviene con la consapevolezza del fatto che i problemi che attanagliano Brescia hanno radici profonde e richiedono soluzioni a lungo termine. Oltre che un’attenzione che per troppo tempo è mancata a livello istituzionale, ma non solo.
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