Bambino morì d’infarto: chiesti 8 mesi per l'insegnante
Una pena di 8 mesi. È questo quanto richiesto dal pubblico ministero nei confronti dell’insegnante che aveva la responsabilità su Alessio Quaini, il 13enne che la mattina dell’11 aprile di otto anni fa accusò un malore fatale mentre stava salendo i 40 gradini che portano alla sala civica del Comune di Villanuova sul Clisi.
L’adolescente è deceduto a causa della stessa malattia che qualche anno prima aveva provocato la morte del gemellino, una cardiopatia congenita. Per il consulente del pm e per i medici che lo avevano in cura e che gli avevano impiantato il defibrillatore, quello sforzo era stato un ostacolo insormontabile. Completamente opposta la conclusione della difesa. Il processo è aggiornato a fine settembre per le repliche e la sentenza.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato