Ballottaggio: urne aperte a Desenzano, Gussago e Palazzolo

Tre i Comuni bresciani al voto: Desenzano, Gussago e Palazzolo. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Ecco chi sono i contendenti
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Seggi aperti nei tre Comuni bresciani al ballottaggio. Cittadini chiamati alle urne, in questa domenica sferzata da pioggia e temperature più tollerabili dei giorni scorsi, a Desenzano, Gussago e Palazzolo.

Nei tre Comuni maggiori dei 12 al voto amministrativo lo scorso 11 giugno in cui un'indicazione netta non è giunta al primo turno, si vota per scegliere il sindaco dalle 7 alle 23 e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.

Il primo turno a Desenzano si era chiuso con un netto vantaggio del candidato di centrodestra Guido Malinverno, che ha raccolto il 47,67% dei voti contro il 27,75% di Valentino Righetti, sostenuto dal Partito Democratico, Righetti Desenzano, Città Futura. Negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri, telefonate, post, appelli, aperitivi per convincere gli indecisi e gli astenuti del primo turno. Alla fine di una campagna elettorale giudicata sfiancante, Malinverno promette un cambio di rotta complessivo, mentre Righetti, che ha davanti il difficile recupero di 20 punti in percentuale, assicura continuità. Anche il Movimento 5 Stelle invita i propri elettori a votare. 

Sfida all’ultimo voto invece a Gussago. Per ora è in vantaggio Stefano Quarena, centrodestra, ma solo di un punto: 31,64% rispetto al 30,26% del candidato di lista civica Giovanni Coccoli. Non ci sono apparentamenti di liste ma molti endorsement. Il Pd bresciano ha chiesto ai propri elettori di votare Coccoli, già sostenuto da Gussago Insieme, e il centrodestra ha risposto serrando i ranghi, con Lega Nord Lega Lombardia, Fratelli d’Italia e Riprendiamoci Gussago.Più complicata la posizione di Forza Italia. Mariastella Gelmini ha invitato a sostenere Quarena, posizione rifiutata da Luca Aliprandi, candidato sindaco del partito che al primo turno si è fermato al 12%.  

Più calda l’atmosfera a Palazzolo, dove l’ultima settimana di campagna è stata caratterizzata da toni accesi e accuse. Si confronteranno alle urne il sindaco uscente Gabriele Zanni, favorito al primo turno con il 47,65%, e il leghista Stefano Raccagni, fermo al 41,51%. Nei giorni scorsi la tensione era culminata con una lettera, priva di mittente, imbucata nelle cassette della posta dei cittadini nella quale si invitava a votare Raccagni. Zanni dal canto suo si dice sereno, favorito dal pronostico ma senza sottovalutare la sfida di domenica. Fra le tre sedi in cui sono distribuiti i 15 seggi dove i palazzolesi andranno a votare, il focus sarà su San Pancrazio, ultima roccaforte del centrodestra che in cinque anni ha perso quasi 1.300 voti.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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