Ballottaggio, Del Bono avanti di un punto
Un punto percentuale. Meno di mille e cinquecento voti. Un singolo punto a partire dal quale Brescia disegnerà il proprio futuro amministrativo per i prossimi cinque anni.
Le intenzioni di voto dei bresciani - sondate da Ipsos in vista delle amministrative del 26 e 27 maggio - ci consegnano la previsione di una tornata elettorale decisamente aperta. Nelle statistiche della società demoscopica guidata da Nando Pagnoncelli un solo punto percentuale (cioè meno di mille e cinquecento voti su un totale di 144mila bresciani aventi diritto al voto) era il margine di vantaggio che il sindaco Adriano Paroli vantava sul candidato del centrosinistra Emilio Del Bono al termine del primo turno (ce ne siamo occupati nell’edizione di ieri). E un solo punto percentuale è il margine di vantaggio che viene attribuito a Del Bono su Paroli al termine del ballottaggio.
È la prima volta che un sondaggio registra la probabilità di un cambio alla guida di Palazzo Loggia. Anche se a determinarlo sarebbero meno di mille e cinquecento voti.
Situazione aperta, quindi? «Decisamente - conferma il dottor Luca Comodo, uno degli esperti di Ipsos che hanno coordinato ed elaborato il nostro sondaggio -. Un punto percentuale è davvero molto poco per potersi sbilanciare ora sul risultato finale. Anche tenendo conto di due fattori».
Quali? «Il primo è quello temporale: le due settimane che ci separano dal voto possono vedere la comparsa di elementi politici o di cronaca locali in grado di spostare fette significative di elettorato. Il secondo è invece legato alla situazione nazionale, dal momento che il clima di attenzione che si era aperto con la campagna elettorale di febbraio è rimasto tuttora molto alto anche a causa del dibattito che ha accompagnato la nomina del capo dello Stato e del nuovo governo. È facile immaginare che vicende nazionali, penso all’imminente assemblea del Pd ma anche ai nodi che l’esecutivo ha di fronte a sé, possano far sentire il proprio effetto anche in chiave locale».
Una competizione che può essere decisa da meno di mille e cinquecento voti.
Massimo Lanzini
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