«Avis Donor Week», per comunicare la cultura della donazione di sangue

Dal 16 al 24 settembre a Brescia e Bergamo insieme con linguaggi insoliti e innovativi
AL VIA LA PRIMA AVIS DONOR WEEK
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«Donor Week» è un modo nuovo per parlare di donazione, di sani stili di vita, di arte, di musica e di gastronomia. Molti e differenti linguaggi, quelli che verranno utilizzati dall’Avis, per parlare soprattutto ai giovani che donano sempre meno. Solo l’ultimo anno è stato del 2% il calo delle donazioni di sangue in queste fasce di età. Ecco, dunque, che per loro - e non solo - le sedi nazionale, regionale, provinciale e comunale di Brescia e Bergamo di Aivi propongono una settimana di eventi e iniziative che si svolgeranno da sabato 16 a domenica 24 settembre nelle due città Capitale della Cultura.

Si comincia, per Brescia, con una mostra che verrà inaugurata il 18 in piazza Tebaldo Brusato e in cui si ripercorrerà la storia dell’Avis, dal 1927 ad oggi. Un’altra esposizione, dal 17 settembre nella sede di Avis provinciale nella piazzetta omonima, racconterà le storie di vita di tante donne che convivono con il tumore ovarico.

La Donor Week sarà anche l’occasione per approfondire alcuni temi legati al Terzo settore, alla salute e alla medicina con due convegni, sabato 23 e domenica 24, al Centro Paolo VI. Il primo sull’intelligenza artificiale, l’altro sulla comunicazione sociale. Ci sarà spazio anche per la promozione degli stili di vita sani e in particolare dell’alimentazione corretta con lo show cooking dello chef Sergio Nava dalle 19,30 del 22 alla Latteria Molloy di Brescia. Dalle 21 si potranno ballare i più grandi successi dance e pop dagli anni Novanta a oggi in un esclusivo evento denominato Donor party.

Il presidente nazionale di Avis Gianpietro Briola ha parlato della cultura della solidarietà che si esprime con piccolo, ma fondamentali gesti, quale quello della donazione del sangue. Il presidente di Avis provinciale Brescia Gabriele Pagliarini ha ricordato che «la Donor Week non solo offre l’opportunità di celebrare la generosità dei nostri donatori, sempre in prima linea, ma diventa anche un momento prezioso di riflessione per accorciare le distanze che il Covid ha imposto, non solo in senso fisico. La pandemia ha segnato profondamente Brescia e Bergamo, che oggi, insieme, diventano simbolo di una straordinaria capacità di resilienza e di unione. E sullo sfondo dello spunto culturale, con le due città Capitali della Cultura del 2023, l’Avis, seguendo la filosofia dei padri fondatori, con questa settimana di manifestazioni vuole essere il traino di una ritrovata aggregazione tra le persone, mossa dalla solidarietà e dalla vicinanza al prossimo».

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