Avis Brescia, il 6° Stormo a braccia aperte: «Spirito concreto di solidarietà»

Gli uomini e le donne dell’Aeronautica militare di stanza a Ghedi, guidati dal colonnello Giacomo Lacaita si sono presentati per donare
  • Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
    Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
  • Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
    Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
  • Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
    Una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia per donare
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Visto che c’è sempre un gran bisogno di sangue, con il dichiarato obiettivo di aumentare la platea dei donatori, l’Avis di Brescia ha promosso la campagna di raccolta «Diventa donatore».
Senza farselo ripetere due volte, gli uomini e le donne dell’Aeronautica militare di stanza a Ghedi hanno subito accolto l’invito: ieri mattina, guidati dal loro comandante, il colonnello Giacomo Lacaita, una trentina di militari del 6° Stormo si sono presentati alla sede Avis di Brescia, per… porgere il braccio.

Il dono

Prima di essere giudicati «abili e arruolati» (alla donazione del sangue, ovviamente), grazie alla collaborazione tra il personale medico-infermieristico specializzato dell’Avis e il personale sanitario militare, nei mesi scorsi, all’interno della base, tutti gli uomini e le donne interessati a diventare donatori hanno effettuato uno specifico screening, necessario per accertare l’idoneità alla donazione.

Superato questo primo e necessario step, ieri, rigorosamente in mimetica, così, anche per sottolineare l’appartenenza ad un gruppo molto unito, gli uomini e le donne del 6° Stormo si sono presentati a Brescia per il prelievo. Azione che, naturalmente, continueranno a fare anche in futuro, cercando, magari, di aumentare il numero dei donatori con le stellette.

«Un semplice gesto di generosità - commenta il colonnello Giacomo Lacaita - può rendere concreto lo spirito di solidarietà. Siamo felici ed orgogliosi di poter supportare la più grande organizzazione italiana di volontariato del sangue, certi che il nostro impegno potrà contribuire a diffondere ed a sensibilizzare la cultura della donazione nella nostra provincia».
È da sottolineare che i Diavoli Rossi sono recidivi, nel senso che hanno una lunga e variegata «militanza» sotto l’ala della solidarietà.

Questa con l’Avis, infatti - che peraltro cade nell’anno in cui l’Arma Azzurra celebra il centenario della fondazione - è solo una delle numerose attività benefiche che gli uomini e le donne del 6° Stormo hanno in essere.

Altre iniziative

Giusto pochi mesi fa, a nome di tutto il personale, il colonnello Lacaita aveva consegnato a Giuseppe Navoni, presidente della sezione di Brescia dell’«Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e melanomi», un assegno da 10.000 euro, poi utilizzati per un adeguamento delle camere del reparto di Ematologia degli Spedali Civili di Brescia.
Molti credono che, per guidare un Tornado o un F35, come fanno tutti i giorni i piloti del 6° Stormo, si debba essere degli eroi. Sarà anche vero. Accettando l’invito dell’Avis, «Diventa un eroe. Dona anche tu», Lacaita e i suoi uomini e donne hanno dimostrato che si può essere eroi anche senza sfidare la legge di gravità. Basta allungare un braccio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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