Autosilo chiuso dal Comune, i condòmini ricorrono al Tar

I condòmini dello storico Autosilouno di via Vittorio Emanuele, proprietari di circa 600 posti auto, insorgono e ricorrono al Tar
AUTOSILOUNO, SCONTRO AL TAR
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I condòmini dello storico Autosilouno di via Vittorio Emanuele, proprietari di circa 600 posti auto, insorgono - e ricorrono al Tar (Prima sezione) - contro l’ordinanza del sindaco che lo scorso 13 aprile ha dichiarato inagibile l’edificio perché non garantirebbe la necessaria sicurezza agli utenti e per il quale si imporrebbe una radicale, complessa operazione di restyling, di rilevante impegno economico

La prescrizione di Palazzo Loggia, invece, è stata subito ottemperata (19 aprile) da Brescia Mobilità, che ha chiuso i 330 box gestiti per l’uso pubblico e da Brescia infrastrutture, che ne è proprietaria, in disaccordo col Condominio. 
I ricorrenti, assistiti dall’avvocato Alberto Salvadori, chiedono al tribunale di via Zima di sospendere - nella fase cautelate del ricorso - l’esecutività dell’ingiunzione del sindaco, anticamera della completa chiusura dell’Autosilouno, e, nel merito, di annullarla, per eccesso di potere, violazione dell’equo procedimento, difetto di motivazione e violazione del principio di proporzionalità. 

All’ordinanza sindacale oppongono il fatto che molti lavori di adeguamento della struttura sono stati realizzati recentemente, dopo che l’Assemblea condominiale, preso atto delle prescrizioni intimate dalla Prefettura (su segnalazione dei Vigili del fuoco), ha deliberato una serie di interventi (in parte già realizzati, altri in itinere) quali l’interdizione al parcheggio della terrazza (sessanta posti auto), peraltro recintato nel 2014, l’adeguamento alle norme antincendio, la riduzione della «capacità di parcamento» del 20% ai tre piani interrati e, nella stessa misura, dal terzo al sesto piano fuori terra. 

A tutto ciò si aggiunge inoltre l’istituzione di un servizio permanente di vigilanza interna e la dotazione a tutti i piani di estintori a polvere carrellati (che vanno in aggiunta a quelli muro). 
Questi interventi, secondo i condòmini, avrebbero ridotto del 40/50% la potenzialità di parcheggio della struttura. Ma non sarebbero sufficienti, sostiene il Comune, che ha preso atto dell’esito non favorevole di una ulteriore ispezione dei vigili del fuoco. Contrariamente a quanto attesta, invece, la relazione di un tecnico della sicurezza, che, interpellato dal Condominio perchè verificasse la situazione attuale, ha certificato l’avvenuta adozione delle misure più urgenti per la sicurezza della struttura di via Vittorio Emanuele. 
L’istanza sospensiva dovrebbe essere discussa da Tar il prossimo 15 luglio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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